2013-11-30 14:27:46

Il card. Filoni a Trinidad e Tobago: annunciare a tutti l'amore compassionevole di Dio


Un’esortazione a risvegliarsi, a “gettare via le opere delle tenebre e a mettere l’armatura della luce”, come ammonisce San Paolo nella seconda lettura scelta per la Prima Domenica d’Avvento, è stata rivolta durante la sua omelia nella celebrazione solenne nella pro cattedrale di Porto of Spain, nell’isola caraibica di Trinidad e Tobago, dal cardinale Ferdinando Filoni, prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in visita pastorale nelle Antille. Alla liturgia hanno partecipato anche l’arcivescovo della città, Joseph Harris, molti vescovi locali e il presidente del Paese. “Per entrare nella casa di Dio dobbiamo essere pronti a conformare i nostri atteggiamenti e le nostre azioni al mistero del Padre che invia il Figlio per essere l’Emmanuele, il Dio con noi – ha detto ancora il porporato spiegando il significato del Natale – questo mistero continua in noi che siamo stati inviati da Gesù per annunciare l’amore compassionevole del Padre al mondo”. Sulla missione dell’evangelizzazione, il cardinale Filoni ha richiamato le parole che Papa Francesco ha rivolto nel luglio scorso ai vescovi del Brasile, invitando tutti nella Chiesa a rispondere alla vocazione del “discepolato missionario” e dell’incontro con il Maestro e poi con l’uomo che attende il messaggio. “C’era urgenza nelle parole del Santo Padre – ha aggiunto il prefetto per l’Evangelizzazione dei Popoli – e questo senso di urgenza e di attesa è anche un tema centrale durante la stagione di Avvento che ci ricorda che siamo in un periodo di attesa che il Signore torni a portare a compimento tutte le cose”. Il cardinale si è poi rivolto specificamente alla Chiesa di Trinidad e Tobago, definendola la “madre” di molte chiese particolari nelle Antille e nel ringraziare i religiosi per il loro esempio di povertà in Cristo, di castità e obbedienza vivente, li ha invitati a non temere di chiamare i giovani al sacerdozio e alla vita consacrata. Un grazie particolare, infine, il porporato lo ha rivolto anche ai laici che si dedicano ai diversi movimenti ecclesiali presenti sul territorio, costruendo legami di comunione attraverso le parrocchie e portando in molte realtà nuova gioia e nuovo entusiasmo per la fede. (A cura di Roberta Barbi)







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