E’ in corso a Vilnius il vertice sul Partenariato orientale. Sono presenti i leader
dei 28 Paesi dell’Ue e quelli dei vicini orientali delle repubbliche ex sovietiche.
A tenere banco è, la questione ucraina. Sotto i riflettori del summit tramonta dopo
poche ore la già flebile possibilità di una firma "last minute" dell'accordo di associazione
con Kiev, dopo il dietrofront del governo ucraino di appena una settimana fa. Il servizio
è di Giuseppe D’Amato:
Viktor Janukovich è entrato al palazzo dei Gran
Duchi lituani, facendo segno alla stampa che tutto va bene. Di diverso avviso paiono
i suoi colleghi. L’Ucraina ha intrapreso lo stesso cammino della Bielorussia, ha
commentato la leader lituana, Dalia Grybauskaite presidente di turno dell’Unione europea,
che ha aggiunto “in cambio dei soldi russi Kiev gira le spalle alla sua modernizzazione”.
Varie fonti diplomatiche affermano che le possibilità di far cambiare idea a Janukovich,
che ha bloccato la firma del Trattato di Associazione con l’Ue, sono nulle. Qualcuno
ricorda poi che le presidenziali in Ucraina sono prossime, nel 2015. Poi si vedrà.
Contrario a qualsiasi trattativa a tre, Russia – Ucraina – Unione europea, si è detto
il presidente romeno Basescu. “Non voglio parlare di Paesi terzi, non qui presenti”,
ha detto in un’intervista la Grybauskaite. Per ora si evitano commenti sul ruolo della
Russia in questa vicenda.