Venezuela: la Chiesa americana in missione permanente, per dare testimonianza con
la vita
Nel suo terzo giorno di lavoro, il Quarto Congresso Missionario Americano (Cam 4)
e Nono Congresso Missionario Latino-americano (Comla 9) si è concentrato sul tema
dell'urgenza della missione nel contesto della nuova evangelizzazione e sulla missione
ad gentes. Il dibattito suscitato dalle conferenze proposte dal Congresso, ha inoltre
evidenziato un altro tema importante: la necessità di una “Chiesa americana” in uno
stato di missione permanente. Secondo le informazioni inviate all’agenzia Fides dalle
proprie fonti locali, padre Raul Biord, vicario provinciale dei Salesiani in Venezuela,
relatore di una delle conferenze, ha sviluppato questi temi e ha insistito nel suo
discorso sull’idea che "la Chiesa non ha una missione, è la missione che ha una chiesa".
Il sacerdote salesiano ha spiegato che "la Chiesa è sacramento o strumento per quella
missione. C'è una Chiesa perché c'è una missione, non viceversa. Partecipare alla
missione è partecipare alla dinamica del Dio-amore verso la gente, perché Lui è la
fonte dell'amore". Padre Biord ha spiegato che "la Chiesa è inviata in missione, perché
Dio è in se stesso un Dio che invia. La storia della salvezza è una catena di continuità
di missioni". L’altra relatrice, la teologa colombiana Consuelo Vélez, ha sottolineato
che dinanzi ad una Chiesa in stato permanente di missione "la testimonianza è fondamentale",
in quanto "dobbiamo proclamare ciò che si è vissuto, predicare quello che si vive,
deve essere una testimonianza di amore per i poveri, di servizio agli ultimi, questo
è l'impegno con la realtà". Nel pomeriggio di ieri si sono svolti i diversi forum
e si è lavorato in gruppi, quindi lo scambio e la condivisione di diverse testimonianze
missionarie partendo dalle singole esperienze di fede. Al Congresso sono presenti
più di 3 mila persone provenienti da 24 Paesi. (R.P.)