2013-11-29 15:39:34

Ue, in un documento le linee guida in difesa della libertà religiosa


Le violazioni e gli abusi alla libertà religiosa, commessi da attori statali o non statali, sono diffuse e colpiscono persone in tutto il mondo e anche in Europa. E’ quanto si legge nel documento adottato di recente dal Consiglio europeo e presentato dal rappresentante speciale per i diritti umani dell’Ue, Stavros Lambrinidis, nella sede della Delegazione dell’Unione Europa presso la Santa Sede. Il servizio di Fausta Speranza: RealAudioMP3

Il diritto alla libertà di religione o di credo è un diritto fondamentale di ogni essere umano. Il suo libero esercizio contribuisce direttamente alla democrazia, allo sviluppo, alla Stato di diritto alla pace alla stabilità. L’Unione Europea sente il bisogno di ribadire tutto questo in un documento articolato e dettagliato, promuovendo un esame attento della situazione. C’è infatti un periodo fissato: nei prossimi tra anni, in modo particolare, una commissione speciale valuterà il rispetto nei vari Paesi degli orientamenti ribaditi, con uno scambio continuo tra commissioni e gruppi di lavoro del parlamento europeo, con ong e altri organismi per i diritti umani. Alcuni punti chiave: attenzione al confronto tra libertà di espressione e libertà di credo per capire il confine superato il quale non è più libertà di opinione, ma è insulto foriero di conflitti. E poi, attenzione alla dimensione fondamentalista, che resta cruciale. La differenza tra religioni non riesce più a farsi dialogo se le posizioni sono in modo intransigente integraliste. La libertà religiosa, dunque, come osservata speciale perché, ha spiegato il relatore Stavros Lambrinidis, c’è grande preoccupazione per le violazioni e le conseguenti violenze. Guardando in particolare all’interno dell’Unione Europea, Lambrinidis afferma:

"Ue is proud to say it is quite advanced…
L’Ue è orgogliosa di affermare di essere avanti per quanto riguarda sia la protezione dei diritti umani che nell’adozione di un meccanismo per cui non si rischi di 'spazzare le violazioni sotto il tappeto'. Ora, dal momento che me lo avete chiesto, mi lasci dire: non penso che nell’Ue le questioni che riguardano la libertà religiosa abbiano la rilevanza a cui siamo abituati in altre parti del mondo. Non sono a conoscenza di molti casi di violazione, ma se mi chiede se ci sia violenza contro le persone, contro alcune persone, a causa del loro Credo o della loro provenienza, sì, c’è ed è in aumento. Mi chiede: dov’è il limite? Direi che l’Unione Europea ha deciso che la tolleranza è zero. Non bisogna aspettare che si verifichino dieci aggressioni a immigrati dal Maghreb per riconoscere che questo è un problema. Una singola aggressione già è un problema! La polizia, il nostro sistema giudiziario e i magistrati devono essere chiamati in causa per assicurare che chiunque commetta violenza venga punito secondo la legge. Non permetteremo, in altre parole, che ci sia un margine di tolleranza: tolleranza zero è l’obiettivo che bisogna raggiungere all’interno dell’Unione Europea”.

Di qui, l’importanza delle Linee Guida:

"Guidelines are not creating new laws…
Le linee-guida non hanno creato nuove leggi, si limitano semplicemente a rilevare gli impegni assunti dall’Unione nell’ambito delle leggi internazionali esistenti e le rendono operative all’interno dei singoli Paesi. Si potrebbe dire che ci sono due scopi: il primo è di concentrarci, noi Unione Europea, sui nostri doveri ad applicare un particolare diritto. Dico questo perché, a volte, applicare i diritti umani nel mondo quando si tratta di politica estera non è una cosa né facile né automatica. Ci sono molti interessi nella politica estera, non solo i diritti umani: ci sono interessi geostrategici, politici, economici … Quindi, in un certo senso, quando pubblichiamo delle linee guida quello che cerchiamo di dire prima di tutto a noi stessi – cioè, alle sedi a Bruxelles, alle nostre ambasciate nel mondo – è che a prescindere da qualsiasi altro interesse del Paese, non si può ignorare la violazione della libertà religiosa e di Credo, non si può ignorare la violazione dei diritti delle donne… Quindi, attraverso le linee guida eleviamo le leggi internazionali sui diritti umani ad un dispositivo concreto che ci aiuti ad essere più coerenti con gli impegni assunti”.

Tra gli altri principi ribaditi si legge nelle linee guida che nella promozione e nella tutela della libertà di religione o di credo l’Unione Europea è guidata dal carattere universale indivisibile interconnesso interdipendente di tutti i diritti umani che siano essi civili, politici, economici o culturali.







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