2013-11-29 13:33:59

Pena di morte: 1600 città nel mondo dicono no, illuminato il Colosseo


La pena di morte non rende più sicuro il mondo. Lo ha ribadito il presidente del Senato, Piero Grasso, intervenuto a Roma all’ottavo Congresso internazionale dei ministri della Giustizia, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio. Questo sabato, oltre 1600 città in tutto il mondo aderiscono all’appello della Comunità contro le esecuzioni capitali, un fenomeno che, almeno sulla carta, riguarda ancora 58 Paesi. Il servizio di Alessandro Guarasci: RealAudioMP3

La Comunità di Sant’Egidio torna a mobilitarsi contro la pena di morte. Questo venerdì a Roma sono intervenuti, in un convegno, ministri della Giustizia ed esponenti dei governi di 23 Paesi. Questo sabato, 1600 città organizzeranno manifestazioni su questo tema per quella che sarà la giornata internazionale “Cities for Lifes, Cities Against Death Penalty”. E il Colosseo nel pomeriggio di sabato sarà illuminato: il monumento è infatti diventato simbolo della lotta alle esecuzioni capitali. Il presidente del Senato, Piero Grasso:

"La pena di morte non rende più sicura la nostra società, non rende migliore il mondo: la violenza genera altra violenza. Dobbiamo saperci opporre con fermezza ad ogni deriva del diritto e dei principi dello Stato di diritto, in nome dello stato di necessità".

Oggi nel mondo solo un Paese su dieci esegue condanne a morte; nel 2012 ci sono state commutazioni di pena o grazie in 27 Paesi del mondo. La riflessione di Marco Impagliazzo, presidente della Comunità di Sant’Egidio:

"Ma non bisogna mai abbassare la guardia, ed è il motivo di questo ottavo Convegno al Ministero della giustizia promosso dalla Comunità di Sant'Egidio, perché ci sono sempre nuove spinte a che la pena di morte non solo non venga abolita, ma anche reintrodotta in alcuni Paesi".









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