2013-11-29 15:46:59

Convegno su Osce e libertà religiosa. Giovanelli: seguire la via del dialogo


Libertà di coscienza, intolleranza e discriminazione: la condizione dei cristiani nei Paesi dell'Osce – l’Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa. Su questo tema si sono confrontati esponenti del mondo accademico, diplomatico e della Santa Sede presso l’Università Pontificia di San Tomaso d’Aquino. L’evento è stato organizzato dall’Ateneo pontificio, dall’ambasciata Ucraina presso la Santa Sede e dalla presidenza di turno dell'Osce. Tra i relatori anche la dott.ssa Flaminia Giovanelli, sotto-segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Stefano Leszczynski la ha intervistata: RealAudioMP3

R. – Come scriveva Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata mondiale della pace 2011, che trattava proprio della libertà religiosa: ci sono due modi in cui la libertà religiosa oggi è violata. Uno è quando la vita è in pericolo: ci sono gli attentati contro le chiese in Egitto, in Iraq … Però, c’è anche quest’altro modo di attentare alla libertà religiosa, più subdolo – dice il Papa – subdolo e sofisticato, quando non si dà lo stesso diritto di cittadinanza ad un credente. Ma ci sono anche violazioni sul posto di lavoro, e sono le più gravi di tutte, per non parlare poi dei casi più gravi quando c’è proprio la violazione dell’obiezione di coscienza. Sappiamo i problemi che incontrano i ginecologi cattolici in tanti Paesi occidentali...

D. – Lei ha citato Benedetto XVI. Di recente, anche Papa Francesco ha invitato spesso al dialogo, un po’ come antidoto alla discriminazione religiosa …

R. – Certamente, non c’è altro da seguire che la via del dialogo. Papa Francesco, nella sua Esortazione apostolica, tocca proprio questo punto laddove parla della libertà religiosa; senza dire che poi è ritornato su questo tema durante gli Angelus domenicali. Certamente, non c’è che la via del dialogo da seguire...







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