2013-11-28 15:43:26

Chiara Amirante: “Evangelii Gaudium”, urgente rivalutare carisma della donna


“Una nuova tappa evangelizzatrice” caratterizzata dalla gioia: è quanto chiede Papa Francesco nell’Esortazione apostolica “Evangelii Gaudium”. Sergio Centofanti ha raccolto il commento di Chiara Amirante, fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti:RealAudioMP3

R. - È bellissimo questo voler sottolineare, da parte di Papa Francesco, l’aspetto della gioia come un aspetto fondamentale della vocazione di ogni cristiano. A volte, dimentichiamo questo grande dono della pienezza e della gioia di Cristo Risorto che siamo chiamati a testimoniare in una società dove la depressione e la tristezza del non aver riempito la vita di senso continuano a moltiplicarsi in maniera esponenziale.

D. - L’Esortazione parla di evangelizzatori con Spirito che pregano e lavorano …

R. - Sì, credo che non possa esserci evangelizzazione se non ci lasciamo, in qualche modo, condurre dallo Spirito, perché è Lui il vero agente dell’evangelizzazione. Basti pensare alla nascita delle prime comunità cristiane e a come i discepoli hanno avuto bisogno del fuoco della Pentecoste per uscire anche dai loro timori e dalle loro paure.

D. - Il Papa chiama tutta la Chiesa a rinnovarsi con creatività e audacia …

R. - Questo punto che lui sottolinea è molto bello: la creatività, che è tipica dello Spirito Santo, e l’audacia; lui preferisce una Chiesa incidentata perché esce nelle strade, piuttosto che una Chiesa malata perché ripiegata su se stessa e rinchiusa in se stessa. Questo invito continuo ad una Chiesa aperta, con le porte aperte, soprattutto quelle del cuore, e la creatività dello Spirito che ci imprime a fuoco nel cuore quel “Guai a me se non testimoniassi il Vangelo!”, che con tanto ardore ripete San Paolo che dovrebbe essere un po’ il cuore della vita di ogni cristiano.

D. - Sottolinea anche la necessità di far crescere la responsabilità dei laici e di allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa …

R. - Questo è sicuramente un aspetto molto bello! Anche l’attenzione all’importanza dell’impegno di tutti i laici, perché siamo tutti chiamati ad essere missionari ed evangelizzatori in qualche modo. A volte noi laici siamo un po’ presi da una tentazione, quella che lui chiama “l’accidia spirituale”. E poi c’è questa attenzione che lui dà al ruolo della donna, proprio guardando Maria che è stata Regina degli Apostoli: il Signore ha voluto veramente conferire alla donna una dignità altissima che forse troppe volte viene in qualche modo svalutata, svilita, quando c’è un carisma fondamentale, proprio il carisma mariano, il carisma della donna, che porta il suo contributo specifico di maternità, di amore, di accoglienza, che è proprio della figura femminile. Penso sia urgente valorizzare di più questo aspetto, perché anche la psicologia della donna ci aiuta sempre a ritornare al cuore. In più punti Papa Francesco ha sottolineato l’importanza del cuore dell’evangelizzazione, di metterci in ascolto di quanto Gesù attraverso la sua Parola dice al cuore per poterlo comunicare non tanto come un insieme di pensieri o di idee, ma qualcosa che ci tocca profonda mentre il cuore ce lo rinnova e rinnova la nostra vita perché tutto ciò che è amore porta un grande rinnovamento e un grande fuoco meraviglioso nella nostra vita.

D. - Nel testo c’è anche l’invito recuperare la freschezza originale del Vangelo, a concentrarsi sul primo annuncio il “kerygma”: “Gesù Cristo ti ama - scrive il Papa - ha dato la sua vita per salvarti e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno per illuminarti, rafforzarti e liberarti”….

R. - Questa credo che sia l’esperienza che poi ci porta ad esser impegnati nel portare questa meravigliosa notizia a chiunque incontriamo, perché quando fai l’esperienza che Gesù ti ama personalmente, che Gesù ha dato la sua vita per te, è un annuncio che ti cambia veramente la vita. Quindi fai l’esperienza di questo amore di sete, quella sete del nostro cuore sempre inquieto finché non riposa in Gesù, come ci ricorda Sant’Agostino.

D. - Il Papa conclude l’Esortazione guardando verso la Madre di Dio e dice: “Guardando Maria torniamo a credere nella forza rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto”…

R. - Certamente Maria è la stella dell’evangelizzazione! Per tutti noi è il modello come madre dell’amore, della tenerezza. Questa figura meravigliosa di Colei che serbava nel cuore ogni parola di Gesù e la viveva. È una riscoperta fondamentale che credo tutti siamo chiamati a fare: guardare Maria per imparare davvero cos’è l’amore e come incarnare pienamente il meraviglioso messaggio che Gesù ci ha portato, la meravigliosa buona notizia, e farla scoprire a tutto il mondo.







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