Brasile: nota dei vescovi sul contenzioso tra coloni agricoli e indios
La Conferenza episcopale brasiliana (Cnbb) ha pubblicato una nota in cui esorta il
governo a mettere la parola fine all’annosa questione delle terre contese tra i coloni
agricoli e gli indios. “Di fronte all’inerzia del Governo Federale e di quelli statali,
i vescovi si uniscono alle preoccupazioni dei popoli indigeni e degli agricoltori”
in un momento critico in cui, scrivono, “l’Esecutivo dovrebbe difendere la vita, la
giustizia e la pace” sociale tra queste due categorie. Secondo l’episcopato una soluzione
definitiva a questi conflitti non può prescindere dal riconoscimento del “diritto
storico e costituzionale dei popoli indigeni alle loro terre ancestrali, ma neanche
da quello dei coloni agricoli che hanno acquistato le terre in buona fede”. Perciò
– ribadiscono i presuli – lo Stato brasiliano deve assumersi la responsabilità dell’ambiguità
generata da decisioni passate e indennizzare i produttori agricoli che, con l’avallo
della legge, hanno comprato le terre. Inoltre, i vescovi considerano “inaccettabili”
il silenzio del Governo di fronte al clima di insicurezza alimentato dalla possibilità
di nuovi scontri violenti. “Rinviare la soluzione al problema – conclude la nota –
aumenterà soltanto l’agitazione di entrambe le parti” vittime di una legislazione
che disciplina in modo ambiguo l’occupazione del territorio brasiliano. (R.B.)