2013-11-27 15:12:57

Radio Vaticana: compie 75 anni il Programma in lingua polacca


La Radio Vaticana ha festeggiato ieri i 75 anni del suo programma in lingua polacca con una Santa Messa presieduta da mons. Zygmunt Zimowski, presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari. La sezione polacca della Radio Vaticana è nata in un periodo storico particolarmente drammatico per la Polonia, che dal 1939 con l’occupazione nazista al 1989 con la caduta del Muro di Berlino, ha vissuto 50 anni di oppressione dittatoriale. Stefano Leszczynski ha intervistato per l’occasione padre Tadeusz Cieslak della sezione polacca della nostra emittente:RealAudioMP3

R. - L’intuizione di Papa Pio XI, di avere uno strumento di comunicazione, si può dire che è stata “geniale”: uno strumento come quello della radio, che non parla solo in latino ed in italiano ma anche in varie lingue europee. Un anno dopo, proprio questo strumento è servito tantissimo per comunicare il messaggio del Papa: un messaggio di pace per tutto il mondo “immerso” nella guerra. Preso atto che la Polonia è stato il primo Paese coinvolto nella Seconda guerra mondiale, fu molto importante trasmettere queste parole della speranza cristiana.

D. - Il programma polacco raggiunge un momento storico importantissimo con l’elezione di Giovanni Paolo II e tutto il suo lungo Pontificato. Si può dire che la sezione polacca della Radio Vaticana diventa un po’ la protagonista di questo lungo periodo storico…

R. - E’ stato proprio così. Fu molto importante proprio nel momento in cui Karol Wojtyla è diventato Papa e poi con tutta la sua missione “abbondante”, piena di viaggi e di messaggi. La sua presenza in tutto il mondo, nel momento in cui la Polonia era di nuovo oppressa dallo stato di guerra, si è ripetuta la missione di portare speranza alla gente che si sentiva oppressa, imprigionata nel proprio Paese.

D. - Come cambia la missione della sezione polacca oggi?

R. - Il primo cambiamento è avvenuto proprio nel 1990, quando i nostri programmi sono andati in onda non solo attraverso le onde corte ma anche sulle onde del primo programma della Radio statale polacca. Così, la presenza “diretta” della voce del Vaticano è stata il primo cambiamento. Poi bisognava adattare anche il linguaggio, adattarsi un po’ alle situazioni tecniche e con modalità tecniche adeguate alla trasmissione in Polonia. Noi serviamo un po’ come punto di informazione vaticana molto “pratica” per alcuni aspetti.

Ultimo aggiornamento: 28 novembre







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