2013-11-27 14:38:24

Cortile dei Gentili a Berlino. Il card. Ravasi: atei e credenti, sempre in ricerca


Si conclude oggi a Berlino un altro appuntamento del “Cortile dei Gentili” promosso e organizzato dal Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con i vescovi tedeschi. Sull’evento, il nostro inviato Stefan von Kempis ha intervistato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del dicastero della Cultura:RealAudioMP3

R. – L’avvio del Cortile dei Gentili a Berlino ha avuto un significato molto particolare, per me: da una parte, infatti, ci sono state due figure che in maniera molto severa e rigorosa hanno presentato le loro identità: anche l’ateo, il non credente l’ha presentata, ma l’ha presentata anche – ed è questo l’altro aspetto significativo – con tutte le domande che continuamente derivano sia per il credente, sia per il non credente. Cioè: sia credere che non credere non è l’affermazione di una tesi, ma è l’affermazione di una ricerca che ha una strada ma che ha anche tante deviazioni possibili. E’ per questo che abbiamo raggiunto forse il significato del Cortile dei Gentili a livello alto, cioè un dialogo nel quale si vedano le ragioni fondamentali differenti, ma si veda anche come i percorsi sono talmente molteplici da aver bisogno del contributo reciproco.

D. – Il sindaco Wowereit e un suo collaboratore non erano d’accordo sulla sua visione di Berlino come “deserto religioso” e hanno affermato che qui ci sono più comunità religiose che in qualsiasi altra capitale europea …

R. – Io parlavo di deserto, però soprattutto con un significato particolare, e cioè quel problema grave che, secondo me, ferisce sia credenti sia non credenti, che è il problema cui ho fatto cenno anche nella mia premessa, cioè il problema dell’indifferenza. Il problema della secolarizzazione in sé – la secolarità può essere anche un elemento positivo – è quando si ha, invece, la perdita di qualsiasi domanda, di qualsiasi interrogazione fondamentale: questo è un deserto che però, paradossalmente, può far costruire anche le religioni. E’ anche per questo che sbocciano tante oasi che sono le religioni: proprio perché la società nel suo insieme si trova senza più grandi capacità di domande e di risposte. Si trova un po’ vuota. E allora, ecco, la figura di Papa Francesco – per esempio – che ha creato interesse; ecco le religioni, anche le correnti mistiche più strane, che creano interesse …

Ultimo aggiornamento: 28 novembre







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