Siria: il 22 gennaio la Conferenza di pace 'Ginevra 2'. L’Onu: “Negoziati per un governo
di transizione”
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, ha annunciato ieri che la
conferenza di pace sulla Siria “Ginevra 2” si terrà il 22 gennaio. La nuova data dell’atteso
vertice è stata fissata dopo numerosi rinvii causati dai veti incrociati delle forze
che si combattono sul terreno. Per il punto della situazione il servizio di Marco
Guerra: “Non c'è dubbio
che la formazione di un'autorità governativa di transizione sarà uno degli elementi
più importanti su cui si dovrà trovare un accordo durante la conferenza ‘Ginevra 2’”.
Le parole dell’inviato di Onu e Lega Araba per la crisi siriana, Lakhdar Brahimi,
fissano un obiettivo per tutti gli attori della difficile partita siriana che prederanno
parte al nuovo round di negoziati nella città svizzera. Lo stesso Brahimi ha confermato
che per il momento non esiste una lista di invitati, ma fonti diplomatiche all'Onu
hanno fatto sapere che Iran e Arabia Saudita siederanno al tavolo della trattativa,
come richiesto dalla Russia che vuole allargare la cerchia dei partecipanti. Tuttavia
le premesse del vertice restano complicatissime: Le opposizioni in esilio - sempre
più sfiduciate dalla base di attivisti e dalle milizie di ribelli integralisti - continuano
a chiedere che Assad non faccia parte del processo di transizione; mentre il governo
di Damasco non si è mai detto disposto a consegnare i suoi poteri. Intanto – dopo
un fine settimana di sangue con oltre 160 vittime - anche ieri i combattimenti sono
infuriati ad Homs, Damasco e Aleppo. In quest’ultima città undici persone sono rimaste
uccise da colpi di mortaio. Siria sempre più insicura anche per gli operatori dei
media internazionali: con il rapimento di due giornalisti svedesi sale a 16 il numero
di reporter tutt’ora in ostaggio.