Pace in Siria e Medio Oriente e la grave situazione dei cristiani al centro del colloquio
tra il Papa e Putin
La grave situazione in Siria, la pace in Medio Oriente ed il ruolo fondamentale dei
cristiani nella società al centro del colloquio tra Papa Francesco ed il presidente
russo Putin, ricevuto lunedì pomeriggio, per la quarta volta in Vaticano, dopo le
due udienze nel 2000 e 2003 con Giovanni Paolo II e nel 2007 con Benedetto XVI. Il
servizio di Roberta Gisotti:
“Colloqui cordiali”
tra Francesco e il leader del Cremlino, che ha portato il saluto del Patriarca di
Mosca Kirill, e donato un’icona della Madonna, ripreso dalle telecamere mentre si
fa il segno della croce e bacia con devozione l’immagine. “Compiacimento per i buoni
rapporti bilaterali”: il bilancio della visita da parte vaticana. Tra le “questioni
di interesse comune” affrontate: la vita della comunità cattolica in Russia e il contributo
fondamentale del cristianesimo nella società, specie nella difesa e promozione dei
valori riguardanti la dignità della persona, la tutela della vita umana e della famiglia.
Si è parlato quindi della grave situazione dei cristiani in alcune regione del mondo,
ponendo particolare attenzione al perseguimento della pace in Medio Oriente e in Siria.
Il presidente Putin ha ringraziato per la lettera indirizzatagli dal Papa in occasione
del G20 a San Pietroburgo. Si è sottolineata quindi “l’urgenza di far cessare le violenze”
in Siria e di recare l’assistenza umanitaria necessaria alla popolazione” e “di favorire
iniziative concrete per una soluzione pacifica del conflitto, che privilegi la via
negoziale e coinvolga le varie componenti etniche e religiose, riconoscendone l’imprescindibile
ruolo nella società”.