Il premier Letta durante l’incontro di ieri col presidente russo Putin a Trieste,
ha ribadito la buona qualità delle relazioni con la Russia. Giampiero Guadagni:
Ventotto
accordi bilaterali, dimostrazione di un'ottima cooperazione in campo economico e sociale.
Così il premier Enrico Letta e il presidente russo Putin, in conferenza stampa a Trieste.
L’Italia oggi è più attrattiva per gli investimenti, ha sottolineato Letta, che rivendica
al suo Governo di avere in sette mesi riannodato il filo del lavoro comune tra Roma
e Mosca. C'è una ripresa da agganciare e il rapporto con la Russia, aggiunge Letta,
può darci posti di lavoro in settori strategici. Putin da parte sua ha sottolineato
che l'Italia è al quarto posto tra i maggiori partner commerciali della Russia e che
gli scambi crescono malgrado le difficoltà dell'economia a livello globale. Non solo
economia nel vertice bilaterale. Rispondendo sul voto relativo alla decadenza di Berlusconi,
Putin ha confermato i rapporti amichevoli con l’ex premier; ma ha precisato che non
intende ingerire negli affari interni dei partner. Il presidente russo si è poi detto
convinto che le decisioni prese sul programma nucleare iraniano avranno esiti positivi
sulla soluzione dei problemi mediorientali. Putin poi sottolineato di avere una posizione
comune a Papa Francesco sul dialogo interconfessionale e sulla difesa dei valori cristiani.
Il Presidente russo ha inolte rilanciato la proposta di un tavolo a tre fra Ucraina,
Russia e Unione europea per affrontare i problemi legati all'eventuale accordo di
associazione tra Ucraina e Ue, per ora sospeso dal governo di Kiev. Una decisione,
quella dell’Ucraina, che ha scatenato numerose manifestazioni nel paese. "La scelta
con chi scrivere accordi è un diritto sovrano dell'Ucraina”, ha detto Putin sottolineando
che l’Ue deve astenersi da dichiarazioni drastiche.