2013-11-26 12:41:29

Iraq: proposte concrete per preservare le aree a maggioranza cristiana


La prima conferenza promossa dalla organizzazione “Amici di Bartala” per denunciare la manomissione degli equilibri demografici nelle aree dove sono storicamente concentrate comunità cristiane autoctone irachene (Erbil, 23-24 novembre) si è conclusa con la proposta di un pacchetto di richieste concrete per affrontare tale emergenza. In particolare - riporta l'agenzia Fides - l'organizzazione chiede la creazione di un Comitato congiunto che riunisca rappresentanti del governo federale, di quello regionale del Kurdistan e degli enti della provincia di Ninive per elaborare e porre in atto misure legali e amministrative miranti a incentivare il ritorno delle famiglie cristiane autoctone che hanno abbandonato la regione, proteggere i cristiani dell'area di Mosul – ancora esposti a prepotenze e violenze mirate – e a introdurre meccanismi di controllo per impedire che il mercato immobiliare e la vendita o le acquisizioni illegali di terreni assumano carattere intimidatorio nei confronti dei cristiani. Si è chiesto anche di combattere le forme di discriminazione strisciante che penalizzano i cristiani a livello di assunzioni negli enti pubblici. L'Associazione “Amici di Bartala” si è costituita nell'aprile 2013 con l'intento di elaborare e proporre analisi e iniziative volte a documentare e contrastare i processi di lungo periodo destinati a modificare gli equilibri demografici in aree tradizionalmente abitate da comunità cristiane, come la rinomata piana di Ninive. Nei due giorni della conferenza svoltasi a Erbil, sono stati forniti dati statistici sui processi di alterazione degli equilibri demografici che negli ultimi tempi hanno visto ridursi significativamente la percentuale dei cristiani in città come Tall Afar e Bartala. (R.P.)








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