Violenza sulle donne. Letta: dal governo impegno globale. Napolitano: no alla donna-oggetto
Il colore rosso ha unito ieri l'Italia, quale simbolo della “Giornata internazionale
contro la violenza sulle donne” proclamata dall'Onu, che ha visto migliaia di iniziative
in tutta la Penisola. Dalle istituzioni, appelli e propositi per combattere una drammatica
piaga sociale, che costa al Paese 17 miliardi di euro tra assistenza medica, psicologica,
giudiziaria, mancato lavoro e soprattutto, il danno subito dalla vittima. Paola
Simonetti : Il cammino è lungo,
occorre agire in fretta e subito. Le istituzioni italiane in un coro unanime hanno
levato la loro voce contro la violenza sulle donne. Il presidente della Repubblica
Napolitano, che ha conferito l'Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della
Repubblica Italiana all'avvocatessa pesarese Lucia Annibali, sfregiata con l'acido
per ordine del suo ex fidanzato, ha sottolineato l'urgenza di sradicare una concezione
della donna come oggetto di cui ci si può appropriare. Aberranti schemi mentali, ha
aggiunto, che alimentano atti insopportabili di sopruso anche in ambito familiare».
Il premier Letta dal canto suo ha ribadito che l'impegno del governo è globale: "L'esecutivo
in questi sette mesi ha voluto fin dall'inizio affrontare con urgenza il problema
del femminicidio - ha detto il Letta -. Se si alza la voce c'è una probabilità di
farcela". Il viceministro Guerra, ha annunciato che tra i capitoli su cui si interverrà
per contrastare il fenomeno c'é l'Istruzione, per intervenire, ha sottolineato, laddove
si formano gli stereotipi fra i ragazzi. Una operazione da fare con leggi efficaci,
ha aggiunto il vicepremier Alfano, ma anche attraverso campagne di sensibilizzazione
perché le violenze di genere non sono una questione di donne, ma una questione di
civiltà". Ma uno dei passi cruciali per il cambiamento, ha sottolineato, il ministro
per l'Integrazione Kyenge è sconfiggere la paura a denunciare, una forte arma di prevenzione
per tutte le donne.