Mauritius: documento sulle minacce contro la famiglia in Africa
“La famiglia è attualmente minacciata da diverse forze potenti e si trova in crisi.
Nel corso degli ultimi due decenni, c’è stato un incremento del potente supporto finanziario
e delle pressioni esterne sull’Africa per negare i valori fondamentali della vita
e demolire il senso della famiglia e del genere” denuncia il documento finale del
Terzo Congresso della Federazione Africana di Azione Familiare (Faaf) che si è tenuto
nell’Isola Mauritius dal 10 al 13 novembre. Al Congresso, che aveva come tema “La
famiglia come bene comune, proteggiamola”, hanno partecipato i rappresentanti di 28
associazioni provenienti da 22 Paesi, che si sono riuniti insieme al card. Robert
Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, e a mons. Gabriel Mbilingi, Arcivescovo
di Lubango (Angola). Le pressione sulla famiglia, afferma il documento inviato all’agenzia
Fides, “si sono maggiormente accentuate dopo il 1994 con la Conferenza Internazionale
sulla Popolazione e lo Sviluppo, tenutasi al Cairo, e con il Protocollo di Maputo
del 2006”. “La loro agenda - prosegue la dichiarazione - prevede l’accesso universale
ai preservativi; pressione per introdurre leggi sul diritto alla salute sessuale e
riproduttiva che consentono l’aborto, la permissività sessuale e l’ideologia di genere;
l’imposizione di “servizi conviviali per i bambini” che implicano la fornitura di
contraccettivi ai bambini e di aiuto all’aborto senza informare e chiedere il consenso
dei genitori”. Nel ribadire il proprio impegno per difendere il valore della famiglia,
la Faaf conclude affermando di “rigettare categoricamente ogni forma di pressione
o di aggressione alla vita e alla famiglia. Facciamo così appello a tutti i governanti
e dirigenti africani, cristiani e non, perché si impegnino a promuovere i valori,
la dignità e il vero senso della famiglia africana come santuario dell’amore e della
vita, e come avvenire della società”. (R.P.)