2013-11-25 17:00:13

La Sardegna prova a risollevarsi dall'alluvione.
Il dissesto idrogeologico colpa dell'uomo e della politica


RealAudioMP3 I locali della chiesa di Sant'Antonio a Olbia, nella foto, trasformata in mercatino coperto per distribuire indumenti alle vittime del nubifragio che ha colpito la Sardegna. "La solidarietà, ad oltre una settimana dall'alluvione di lunedì 18 novembre, spiega don Oscar Casùla, parroco di San Michele Arcangelo di Olbia, non si ferma. In particolare, i ragazzi e gli studenti della città, sono mobilitati fin dall'inizio dell'emergenza. La parrocchia distribuisce centinaia di pasti caldi alle centinaia di sfollati ancora ospitati in alberghi o case di fortuna". L'alluvione, prosegue Marco Marrone, di Coldiretti Gallura, ha colpito almeno 37mila aziende artigiane nei 60 comuni sardi interessati. Ai danni dell'artigianato, vanno aggiunti quelli subiti dall'agricoltura e dalla pastorizia, con intere stalle isolate nelle campagne dove non è possibile arrivare a causa dei ponti e delle strade crollate". "Oggi, prosegue Coldiretti, l'attenzione sulla Sardegna è alta, così come le promesse di aiuti finanziari da parte del governo, ma temiamo, che passato il momento il tutto finisca nel nulla". La mano dell'uomo è comunque responsabile del dramma dell'alluvione. Si è costruito sui letti dei fiumi favorendo il dissesto idrogeologico. "Gli investimenti per affrontare questo problema, sono la più grande opera infrastrutturale per l'Italia da fare". (a cura di Luca Collodi)







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