2013-11-23 19:26:23

"Non dimenticate mai lo sguardo di Gesù": così Papa Francesco ai catecumeni nella basilica vaticana


“Siete pronti a incamminarvi oggi per questa via, sotto la guida di Cristo?” E’ una delle domande previste dal rito di ammissione al catecumenato che Papa Francesco ha rivolto sabato pomeriggio, all’ingresso della basilica vaticana, a 35 candidati al ricevimento del Sacramento del Battesimo. Una rappresentanza dei circa 500 catecumeni presenti all’incontro, appartenenti a 47 nazionalità diverse. In basilica, è seguita la Liturgia della Parola e l’omelia del Papa. Il servizio di Adriana Masotti:RealAudioMP3

“Mi sono avvicinato alla Chiesa Cattolica due anni fa quando, all’università, ho conosciuto una ragazza che mi ha convinto ad andare ad ascoltare una catechesi… Incontro dopo incontro mi sono interessato sempre di più perché si davano risposte concrete a problemi veri”.

“Sono nato e cresciuto in una famiglia dove non c’erano valori religiosi. Io ho sempre cercato di avvicinarmi, desideroso di ricevere il Battesimo ed entrare nella Chiesa. Sto scoprendo la bellezza della fede cristiana cattolica e la bellezza della figura di Gesù”.

“Venuta in Italia, ho cominciato a leggere la Bibbia. Nella fede ho trovato la pace, in Dio qualcuno che mi ascolta sempre, è paziente, sempre disponibile, non mi giudica”.

“It is my great desire to become a Christian…”

Alle testimonianze in italiano, inglese, spagnolo e francese è seguita quella di una coppia di catechisti-accompagnatori dei catecumeni della Diocesi di Albano Laziale, in provincia di Roma. Dopo l’accoglienza in Basilica dei 35 giovani in rappresentanza di tutti i presenti, la Liturgia della Parola e l’intervento di Papa Francesco.

"Cari catecumeni, venite da molti Paesi diversi. Eppure, questa sera sentiamo di avere tra di noi tante cose in comune. Soprattutto ne abbiamo una: il desiderio di Dio", dice il Papa dando inizio alla sua omelia. Un desiderio di cui sottolinea l’importanza: "Se viene a mancare la sete del Dio vivente la fede rischia di diventare abitudinaria, rischia di spegnersi, come un fuoco che non viene ravvivato". E dal racconto del Vangelo letto poco prima che mostra Giovanni Battista che indica ai suoi discepoli Gesù come l’Agnello di Dio, sceglie tre momenti che, dice, richiamano l’esperienza del catecumenato. In primo luogo, l’ascolto:

"Anche voi, cari catecumeni, avete ascoltato coloro che vi hanno parlato di Gesù e vi hanno proposto di seguirlo, diventando suoi discepoli per mezzo del Battesimo. Nel tumulto di tante voci che risuonano intorno a noi e dentro di noi, voi avete ascoltato e accolto la voce che vi indicava Gesù come l’unico che può dare senso pieno alla vostra vita”.

Il secondo momento è l’incontro. Dopo aver incontrato il Maestro, i discepoli avvertono qualcosa di nuovo nel loro cuore: l’esigenza di trasmettere la loro gioia anche agli altri, affinché anch’essi lo possano incontrare. Ma Dio per primo viene verso ognuno di noi:

Lui ci precede e ci aspetta sempre. Non si allontana da noi, ma ha la pazienza di attendere il momento favorevole dell’incontro con ciascuno di noi. E quando avviene l’incontro, non è mai un incontro frettoloso, perché Dio desidera rimanere a lungo con noi per sostenerci, per consolarci, per donarci la sua gioia. Dio si affretta per incontrarci, mai ha fretta di lasciarci. Come noi aneliamo a Lui e lo desideriamo, così anche Lui ha desiderio di stare con noi, perché noi apparteniamo a Lui, siamo 'cosa' sua, siamo le sue creature. Anche Lui, possiamo dire, ha sete di noi, di incontrarci. Il nostro Dio è assetato di noi.”

La terza indicazione offerta dal Vangelo è il camminare. I due discepoli camminano verso Gesù e poi fanno un tratto di strada con Lui:

“E’ un insegnamento importante per tutti noi. La fede è un cammino con Gesù: ricordate sempre questo. La fede è camminare con Gesù. E un cammino che dura tutta la vita. Alla fine ci sarà. Certo, in alcuni momenti di questo cammino ci sentiamo stanchi e confusi. La fede però ci dà la certezza della presenza costante di Gesù in ogni situazione, anche la più dolorosa o difficile da capire. Siamo chiamati a camminare per entrare sempre di più dentro al mistero dell’amore di Dio, che ci sovrasta e ci permette di vivere con serenità e speranza”.

Cari catecumeni, oggi voi iniziate il cammino del catecumenato, conclude il Papa, Vi auguro di percorrerlo con gioia e a ricordare sempre il giorno, l’ora in cui per la prima volta avete sentito il suo sguardo su di voi:

“Non dimenticare mai questo sguardo di Gesù su te, su te, su te… Non dimenticare mai questo sguardo! E’ uno sguardo d’amore. E così sarete sempre certi dell’amore fedele del Signore. Lui è fedele. E siate certi: Lui non vi tradirà mai!”.

Al termine del rito, un ultimo invito e un incoraggiamento:

“E ora, andate in pace, ma con molta pace. Anche vi dico: andate pieni di gioia, perché il Signore vi ha guardato, il Signore vi ama, il Signore è in cammino con voi”.

Ultimo aggiornamento: 25 novembre







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