Mauritania al voto sabato per le elezioni legislative e municipali. La campagna elettorale,
protrattasi per due settimane, si è conclusa alla mezzanotte di giovedì e venerdì,
secondo la prassi, è stata osservata la giornata di riflessione che peraltro è coincisa
con il Venerdì di preghiera, secondo la tradizione religiosa islamica. Il servizio
di Giulio Albanese:
Circa un milione
e 250 mila gli aventi diritto chiamati oggi a scegliere - e in caso di ballottaggi
il 4 dicembre - tra 438 candidati in competizione per i 147 seggi all’Assemblea nazionale
e oltre un migliaio di aspiranti per i consigli municipali. Tutto questo in un Paese
sotto la guida dell’ “uomo forte” Mohamed Ould Abdel Aziz, in vista delle presidenziali
del 2014, in un contesto turbolento in cui i partiti di opposizione boicottano la
consultazione per protestare contro un voto che definiscono “a grave rischio” di brogli
e oggetto di accese contestazioni per le difficoltà della comunità “afro2 (quella
della negritude) ad ottenere le cartelle elettorali. Una situazione sociale complessa
per una popolazione ancora alle prese con una pratica persistente della schiavitù,
e i contraccolpi del conflitto nel vicino Mali.