I catecumeni incontrano il Papa. La testimonianza di Francesca: “Con Dio vedo la vita
con altri occhi”
“Pronti a varcare la Porta della Fede”: è questo il tema dell’incontro che si sta
svolgendo tra Papa Francesco e circa 500 catecumeni provenienti da tutto il mondo
in rappresentanza delle persone che da adulte hanno scelto di intraprendere il cammino
che le porterà un giorno a ricevere il Sacramento del Battesimo. Il Pontefice ha ricevuto
trentacinque candidati al catecumenato all’ingresso della Basilica di San Pietro e
ha posto loro le domande tradizionali del rito: “Qual è il tuo nome? Che cosa domandi
alla Chiesa di Dio? E la fede che cosa ti dona?”. Quindi il segno della croce sulla
loro fronte e l’ingresso nella chiesa diventano il segno evidente del cammino che
questi giovani intraprendono per giungere un giorno a confessare personalmente la
fede. Tra i catecumeni presenti c’è Francesca Fiscarelli, di Foggia, che al microfono
di Roberta Barbi racconta la sua storia e le emozioni che la accompagnano in questa
giornata:
R. - Sono molto
emozionata! Non vedo l’ora di incontrare il Papa. Tre anni fa, insieme a mia sorella,
abbiamo deciso di intraprendere questo percorso, così siamo andate dal nostro parroco
e abbiamo chiesto se potevamo. Lui ha accettato. Ci ha spiegato che era un percorso
lungo, ma è stato molto bello. Mi spiace che sia finito, perché ho scoperto tantissime
cose che non conoscevo; mi ha cambiata nel rapporto con la famiglia e con le persone.
D.
- Quando riceverai il Battesimo?
R. - La notte di Pasqua. È la fine di un percorso,
però è l’inizio di una vita nuova come cristiana. Sento già di esserlo, però ovviamente
ho bisogno dei Sacramenti.
D. - Questo incontro con Papa Francesco è un segno.
L’Anno della Fede si conclude, ma il Signore ci manda nel mondo ad annunciare il Vangelo
e a testimoniare con gioia la nostra fede. Come vivi tutto questo?
R. - Lo
vivo bene. Per me è un segno essere qui, oggi. Io non dovevo neanche esserci, perché
ho una bambina che sta poco bene, ma volevo essere qui a tutti i costi. Volevo incontrare
il Papa, perché credo mi possa aiutare nel mio cammino e a continuare ad avere fede,
a credere nella vita nuova.
D. - Le domande che domani il Santo Padre farà
a 35 di voi riguardano: cosa chiedi a Dio e qual è il dono principale che la fede
ti dà…
R. - Vorrei avere molta fede. Ho una bambina malata a casa, dovevo essere
aiutata da qualcuno. E chi, più di Dio, mi può aiutare? Se non sei credente, se non
hai fede, non puoi andare avanti... Avendo fede, credendo in Dio, io vedo la vita
con altri occhi.