Africa australe: la famiglia colpita dalla povertà ma anche dai nuovi mass media
Anche in Africa i mass media e i social network rischiano di frammentare la vita familiare
in tante piccole enclave separate e non comunicanti. È quanto avvertono i vescovi
della Inter-regional Meeting of Bishops of Southern Africa (Imbisa), che si sono incontrati
nella capitale del Botswana, Gaborone, per la loro 10.ma Assemblea plenaria dedicata
quest’anno alla famiglia nell’Africa australe. Nel messaggio conclusivo, inviato all’agenzia
Fides, i membri dell’Imbisa ricordano l’importanza per la vita di fede della famiglia
“piccola Chiesa”. Dalla loro analisti emerge un quadro composito della famiglia in
Africa meridionale, con elementi positivi e negativi. “Dal lato positivo - afferma
il documento - “si nota un aumento dei momenti di preghiera familiari e la partecipazione
delle famiglie alla Messa” e un incremento del supporto reciproco tra nuclei familiari.
Le profonde trasformazioni delle società africane però stanno mettendo in crisi i
tradizionali valori africani, notano i vescovi. La disoccupazione e l’inadeguata remunerazione
dei lavoratori ha aumento la povertà della popolazione e sta avendo effetti deleteri
sulla vita di molte famiglie. Sul piano culturale inoltre, si nota “la distruzione
della vita familiare attraverso l’esposizione eccessiva, che in alcuni casi diventa
dipendenza, alla televisione e ai sempre più numerosi social media. Si vive in famiglia
come in spazi non comunicanti nella stessa casa”. A questo si aggiunge, denuncia l’Imbisa,
“la crescente secolarizzazione e la svalutazione del matrimonio attraverso un linguaggio
e pratiche legislative e politiche non conformi al matrimonio come sana manifestazione
dell’unione di Cristo con la sua sposa, la Chiesa”. Per far fronte a queste sfide
l’Imbisa ha adottato un piano d’azione familiare triennale che prevede tra l’altro
un’azione di pressione sui governi e le istituzioni per far adottare politiche familiari
adeguate, incrementare i posti di lavoro, e migliorare la fornitura di servizi sociali,
come sanità e istruzione. (R.P.)