Ucraina: il parlamento respinge la legge sulla scarcerazione della Timoshenko. Perplessità
dell'Ue
Ucraina. Il Parlamento di Kiev non ha approvato ieri la legge per la scarcerazione
dell’ex premier Yulia Timoshenko, tappa necessaria per Bruxelles in vista del Patto
d’associazione con l’Unione Europea. Ce ne parla Giuseppe D’Amato:
Dopo il voto
parlamentare il presidente Janukovich ha ribadito la volontà di integrazione europea
del suo Paese, mentre il premier Azarov ha bloccato tutte le procedure per la firma
del Patto di Associazione con l’Ue, prevista la prossima settimana a Vilnius. Il partito
della Timoshenko intende iniziare una procedura di impeachment contro Janukovich,
mentre il leader di Udar, Vitalij Klichko, ha invitato la gente a scendere per strada
a protestare. Profonda delusione è stata espressa dagli inviati dell’Ue. L’ex presidente
polacco Kwasniewski ha spiegato il “no” della Rada con la pesante pressione esercitata
da Mosca. Al contrario la Russia, ha detto il portavoce del Cremlino Peshkov, saluta
positivamente il desiderio ucraino di intensificare i rapporti commerciali. Bruxelles,
per ora, non chiude alcuna porta e spera in un ripensamento dell’ultimo minuto. Anche
perché Kiev ha bisogno di urgenti prestiti finanziari. Perlomeno 10 miliardi di dollari,
affermano gli esperti.