Letta: l'Europa non sia solo rigore, puntare sulla crescita
Enrico Letta rilancia l’idea di un’Europa che non sia solo rigore. Parlando all’assemblea
di Federcasse a Roma, il premier italiano ha detto che ''Sul fronte europeo per alcuni
ayatollah del rigore questo non è mai abbastanza, ma di troppo rigore l'Europa finirà
per morire”. Il servizio di Alessandro Guarasci:
Prima di volare
a Berlino per vedere economisti e uomini della finanza tedeschi, Letta incontra
le banche del credito cooperativo. E le ringrazia per “il lavoro di resistenza alla
crisi svolto" sul territorio. Poi, sul fonte dei conti pubblici, il presidente del
Consiglio ribadisce che non si deve spingere sul debito e che comunque ora i conti
dell’Italia sono in ordine:
"La legislatura europea che inizia con il maggio
dell'anno prossimo, con le prossime elezioni europee e con il semestre di presidenza
italiana, sia la legislatura della crescita e non la legislatura della sola austerità,
quale è stata quella che abbiamo vissuto in questi cinque anni e che stiamo vivendo
ancora adesso".
Il sistema finanziario in questo quadro è fondamentale.
Dunque, bisogna dare più potere alla Banca Europea degli Investimenti e, secondo Letta,
far sì che il tasso sui bond italiani a dieci anni sia sotto il 3%. Il presidente
di Federcasse Alessandro Azzi chiede riforme a 360°:
"Siamo tutti
chiamati a un rinnovato impegno: anche i cittadini, anche le imprese, anche gli intermediari
creditizi. Noi, come Banche di credito cooperativo, sentiamo forte questo dovere di
cittadinanza verso le nostre comunità e verso il nostro Paese".
Il sistema
del credito cooperativo ha retto bene durante la crisi. Nei primi sei mesi dell'anno,
la raccolta complessiva è aumentata del 5,5%.