Monito dei vescovi africani: tutelare la pace in Mozambico
La necessità di un maggiore impegno a tutela della pace in Mozambico da parte di tutti
i governi della regione è stata al centro di un incontro dell’organizzazione dei vescovi
dell’Africa australe che si è tenuto a Gaborone, la capitale del Botswana. “Stiamo
seguendo con ansia crescente – si legge in un messaggio dell’Inter-Regional Meeting
of Bishops of Southern Africa (Imbisa) – i fatti che si verificano in Mozambico: sembra
che le armi vogliano sostituire con la loro voce che porta sofferenze e morte il dialogo
e la cooperazione necessari per consolidare la pace”. Il riferimento - riferisce l'agenzia
Misna - è agli agguati e agli scontri a fuoco che nelle ultime settimane hanno coinvolto
reparti dell’esercito e unità della Resistenza nazionale mozambicana (Renamo), un
ex gruppo ribelle divenuto partito di opposizione dopo la fine della guerra civile
nel 1992. “Il progresso e la stabilità del Mozambico – sottolineano i vescovi – sono
cruciali perché i nostri Paesi possano consolidare il loro sviluppo; per questo chiediamo
ai nostri governi di unire la loro voce a quella del popolo del Mozambico nel chiedere
di porre fine a ogni violenza e di aumentare gli sforzi per il dialogo in modo da
contribuire a creare le condizioni per questo dialogo e per scongiurare qualsiasi
intervento militare”. A Imbisa fanno riferimento le Chiese di Sudafrica, Angola, Botswana,
Lesotho, Mozambico, Namibia, São Tomé e Príncipe, Swaziland e Zimbabwe. Il messaggio
è stato diffuso a pochi giorni dalle elezioni amministrative, in programma domani
in 53 Comuni del Mozambico. Il voto sarà boicottato dalla Renamo, che chiede una riforma
della commissione elettorale e garanzie affinché la consultazione sia libera e trasparente.
(R.P.)