Siria: emergenza profughi al confine col Libano. Armi chimiche da distruggere entro
giugno 2014
L'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) ha approvato un piano
per la distruzione delle armi chimiche in Siria, incassando però il no dell’Albania
a ricevere oltre mille tonnellate di agenti tossici siriani. Il programma, varato
ieri all’Aja, prevede che la distruzione avvenga “nel modo più rapido e sicuro” entro
il 30 giugno 2014. Stabilita la rimozione dal territorio di tutti i gas già “entro
il 31 dicembre 2013” e degli altri agenti chimici "non più tardi del 5 febbraio 2014”.
Alla riunione, è stata pure sollevata la questione dei costi delle operazioni. Sul
terreno intanto si combatte attorno ad Aleppo, mentre al confine tra Siria e Libano
si segnalano migliaia di persone in fuga dai combattimenti tra forze fedeli a Bashar
al-Assad e ribelli: in particolare, secondo fonti locali, negli ultimi due giorni
circa mille famiglie sono giunte in auto, moto e a piedi ad Arsal, nella parte nord
orientale del Libano. I siriani sono ora ospitati in alloggi di fortuna o tende e
necessitano di tutto. Il Libano, al momento, ospita oltre 800 mila rifugiati siriani.
(G.A.)