Camerun: il sacerdote francese rapito, portato da Boko Haram in Nigeria
Padre Georges Vandenbeusch è stato rapito da Boko Haram ed è stato portato in Nigeria.
Lo hanno ufficialmente annunciato le autorità camerunesi poche ore dopo il rapimento
del sacerdote francese, parroco a Nguetchewe, all’estremo nord del paese, a soli 30
km dal confine con la Nigeria. “Abbiamo già dispiegato tutti i mezzi umani e materiali
possibili per ricercare l’ostaggio, ma finora le nostre ricerche non hanno portato
ad alcun risultato concreto” ha dichiarato Issa Tchiroma Bakary, portavoce del governo
camerunense. Padre Georges, 42 anni, di nazionalità francese - riferisce l'agenzia
Misna - aveva deciso di rimanere nell’instabile regione nonostante il Quai d’Orsay
avesse decretato da tempo la zona “formalmente sconsigliata a causa del rischio terroristico
e del pericolo di rapimento”. Dalla diocesi francese di Nanterre (vicino Parigi)
mons. Gérard Daucourt ha confermato che “padre Georges ha appena fatto in tempo ad
avvertire l’ambasciata”, ma dare l’allarme non è bastato ad evitare il peggio. Nella
povera e remota parrocchia di Nguetchewe il prete francese prestava assistenza a circa
10.000 rifugiati nigeriani scappati in Camerun. La procura di Parigi ha aperto un’inchiesta
per “rapimento e sequestro da parte di una banda organizzata in relazione ad un’impresa
terroristica”. In una lettera pubblicata lo scorso settembre sul blog della parrocchia
Saint Jean Baptiste de Sceaux (Hauts de Seine, periferia di Parigi), della quale dipendeva,
padre Georges consegnava una testimonianza forte del suo quotidiano “nel secondo anno
trascorso in Camerun”. Un testo nel quale riferiva “delle gravi ripercussioni sociali
ed economiche dei combattimenti nella confinante Nigeria, dove l’esercito bombarda
i rifugi di Boko Haram”. Uno scenario che spinge migliaia di nigeriani a trovare rifugio
dall’altra parte della frontiera, proprio nella parrocchia di Nguetchewe. “Tranne
il rapimento della famiglia Moulin-Fournier, vi voglio rassicurare sul fatto che qui
la sicurezza è buona. Il Camerun serve da rifugio agli islamisti ricercati. Per ora
non hanno rivendicazioni né lotte da portare avanti qui, base troppo preziosa per
loro” scriveva ancora il prete francese, che denunciava “un potenziale di tensioni
su base religiosa” nella regione ma anche il fatto che “la maggior parte dei rifugiati
nigeriani sono cristiani, nel loro paese di origine costretti alla conversione, alla
morte o alla fuga”. Secondo alcuni testimoni locali padre Georges è stato portato
via “scalzo” e “messo in sella ad una motocicletta guidata da un rapitore, partita
in direzione del territorio nigeriano”. Nel 2008 banditi avevano attaccato la stessa
parrocchia, portando via denaro e altri beni ma senza rapire nessuno dei presenti,
motivo per cui le fonti religiose locali pensano a “semplici criminali”. Altre fonti
tuttavia non escludono il coinvolgimento di Boko Haram che potrebbe aver deciso di
rapire il prete poiché di nazionalità francese, forse con la speranza di ottenere
il pagamento di un cospicuo riscatto. Proprio ieri gli Stati Uniti hanno iscritto
Boko Haram tra i gruppi terroristi. (R.P.)