Usa. Il neopresidente dei vescovi mons. Kurtz: Papa Francesco un modello da seguire
Ha suscitato vasta eco l'elezione di mons. Joseph Kurtz, arcivescovo di Louisville,
come nuovo presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb). È stato
eletto martedì, seconda giornata della plenaria della Usccb che si conclude oggi a
Baltimora, con 125 voti su 236 aventi diritto, succedendo al cardinale arcivescovo
di New York, Timothy Michael Dolan. 67 anni, originario della Pennsylvania e ordinato
sacerdote nel 1972, prima di essere nominato alla guida dell’arcidiocesi di Louisville,
dal 1999 al 2007 è stato vescovo di Knoxville, in Tennessee, dove, tra l’altro, è
stato promotore della preparazione del testo del rito della benedizione dei bambini
non nati. Insieme a mons. Kurtz, che resterà in carica per un triennio, è stato eletto
come vice-presidente Daniel DiNardo, arcivescovo di Galveston-Houston. L’assemblea
ha rinnovato, inoltre, le cariche presidenziali di cinque commissioni. Intervistato
dall’agenzia Cns mons. Kurtz ha indicato nel magistero di Papa Francesco un modello
di sensibilizzazione, di ascolto e di collegialità. Il Papa, ha detto, “ci ha chiesto
di andare oltre quello che stiamo facendo”. Intanto proseguono i lavori della plenaria.
Tra i punti esaminati martedì: l’approvazione una proposta per la pubblicazione di
un documento pastorale sulla pornografia e sui pericoli che essa rappresenta per la
famiglia. La stesura del testo, il primo documento dei vescovi in cui viene affrontato
questo argomento, è stata affidata alla Commissione episcopale per i laici, la vita
di famiglia e la gioventù che prevede di pubblicarlo nel 2015. Sempre i vescovi americani
hanno inoltre approvato la revisione e l’adattamento di alcuni testi liturgici in
spagnolo e il bilancio di previsione per il 2014 che è stato aumentato del 3%. (A
cura di Lisa Zengarini)