Il Papa al Quirinale. Napolitano: la politica prenda esempio da lui. Francesco:
più famiglia contro la crisi
"In parte il discorso
di Napolitano al Papa può definirsi "politico". "Nell’ultima parte, commenta Marco
Tarquinio, direttore di Avvenire alla Radio Vaticana, è persino accorato il
modo con cui Napolitano ha invocato che la testimonianza e la parola del Papa diventino
uno stimolo nuovo, ha usato questa immagine, ad una politica che purtroppo continua
a non essere capace di liberarsi della piaga della corruzione e dei particolarismi
distruttivi". "E’ impressionante. Devo dire, continua Tarquinio, che, da osservatore
delle cose della politica e delle relazioni tra Stato e Chiesa, sono accenti che non
avevo mai sentito". Se il discorso di Napolitano può avere riferimenti politici in
alcuni suoi aspetti, il Papa ha invece valorizzato la Dottrina sociale della Chiesa,
in particolare su lavoro e famiglia. "Credo, risponde Tarquinio, che la sottolineatura
di questi due aspetti, tra l’altro anche al centro della proposta della Chiesa che
è in Italia, dice dell’urgenza del problema. Se non partiamo dalla speranza di trovare
dignità dando lavoro, se non ripartiamo dalla famiglia, la scuola dove si apprende
la base dello stare insieme, come dice il Papa, da dove si ricomincia, da dove si
riparte? Qual è il terreno comune. Su questo c’è un altro aspetto che è politico e
culturale al tempo stesso. Napolitano, parlando delle inaudite sfide dell’oggi, ne
ha citate due. Quella della pace e delle grandi questione antropologiche. Detto da
un Capo dello Stato ha valenza. "Ma c’è un altro passaggio politico molto importante
del discorso di Napolitano, quando ha sottolineato che la stabilità della nostra democrazia,
della nostra unità nazionale si fonda anche sull’adesione e dall’impulso forte che
in questi anni è venuto dalla Chiesa cattolica, citando espressamente, lo straordinario
messaggio di Papa Benedetto XVI in occasione dei 150 anni dell’Unità politica dell’Italia".
Ecco, afferrma il direttore di Avvenire, sono diversi aspetti, segnali, fortemente
politici. Non mi aspettavo, francamente, che in una giornata come questa arrivasse
un segnale così". "E mi piace che in sintonia, Papa Francesco e il Presidente Napolitano
abbiano rafforzato, rivitalizzandolo al massimo, quello straordinario gesto politico
e civile che è stato il Concordato tra Stato e Chiesa, a ormai trentanni dall’accordo
di revisione, che prevede proprio la convergenza. Parole riecheggiate nel discorso
del Papa e del Capo dello Stato italiano. Convegenza e lavoro comune per realizzare
il bene comune del popolo italiano". Il commento di Domenico Delle Foglie, direttore
dell'agenzia della Cei, SIR, e di Francesco Bonini,docente
di Istituzioni Politiche, presso l'Università Lumsa di Roma. (a cura di
Luca Collodi)