Haiti: preoccupazione della Chiesa per la crescita di violenza e insicurezza
Le recenti tensioni politiche e la mancanza di un piano di disarmo hanno facilitato
ad Haiti la crescita della violenza e dell'insicurezza, favorendo la manipolazione
delle masse per motivi politici, come riferisce un rapporto presentato dalla Commissione
episcopale Giustizia e Pace. "Ci sono testimonianze circa la distribuzione di armi
nelle zone popolari per motivi politici" si legge nel rapporto presentato da Rovelson
Appolon, membro della Commissione, in cui si denuncia l'aumento delle morti violente
nella capitale haitiana. Da luglio a settembre 2013 ci sono stati 284 casi di violenza,
tra cui 179 omicidi (con arma da fuoco) e 53 per incidenti d'auto “mirati”. La nota
inviata a Fides riferisce che la Commissione deplora la mancanza di separazione dei
poteri nelle istituzioni "che quindi non svolgono bene il loro ruolo, in particolare
la magistratura". Infatti "la maggior parte dei giudici sono nominati in modo non
corretto e molti sono costretti a lavorare sottomettendosi alle autorità politiche"
denuncia il rapporto. La Commissione episcopale nazionale Giustizia e Pace, organismo
della Chiesa cattolica, ha invitato le autorità a prendere le misure necessarie per
attuare un piano per il disarmo della popolazione e per la sicurezza. Anche il Governo
ha comunque riconosciuto pubblicamente l'importanza di raggiungere l' indipendenza
della magistratura, al fine di migliorare le garanzie di cui ha bisogno la popolazione
nell'esercizio della giustizia nel Paese. (R.P.)