2013-11-14 07:59:37

Filippine. Cresce il rischio epidemie. Otto milioni di persone colpite dal tifone


Nuove vittime censite nelle aree devastate dal tifone di venerdì scorso. Intanto, la carenza di strutture di coordinamento si conferma un ostacolo alla distribuzione dei soccorsi, in una situazione difficile aggravata dall'insicurezza. Stefano Vecchia:RealAudioMP3

Poche ore fa, il Consiglio nazionale per la gestione e la riduzione dei disastri, la protezione civile filippina, ha aggiornato i dati delle vittime del super-tifone Haiyan a 2.357 morti e 3.853 feriti. Secondo gli ultimi dati, sarebbero poco più di 8 milioni i filippini colpiti in una qualche misura dalle conseguenze dell'arrivo di Haiyan e di questi 360mila si trovano in 1.099 centri di evacuazione, mentre la maggioranza sopravvive spesso senza un tetto in condizioni sempre più difficili per la mancanza di acqua, cibo, ripari e medicinali. Con un rischio crescente di epidemie, mentre la pressione delle autorità locali per sepolture di massa si scontra con l'opposizione anche violenta delle famiglie e con la posizione internazionale, espressa dall'Organizzazione mondiale della sanità che la pratica violi diritti umani fondamentali. I danni stimati finora hanno superato i 4 miliardi di pesos, circa 70 milioni di euro. Lentamente la distribuzione degli aiuti inizia a filtrare dagli aeroporti di Cebu e Tacloban verso le aree dove più si manifesta l'emergenza, ma il compito è reso difficile dalla devastazione che impedisce i movimenti di mezzi via terra e la carenza delle telecomunicazioni, riattivate in modalità d'emergenza in poche aree. Medici senza Frontiere e altre organizzazioni lamentano l'impossibilità ad uscire da Tacloban, ma devono far i conti, oltre con difficoltà logistiche anche con l'insicurezza del territorio, come dimostrato da un numero crescente di episodi di aggressioni, saccheggi e anche imboscate ai soccorsi di bande organizzate e della guerriglia di ispirazione maoista. Per ovviare al crescente imbarazzo del presidente e del governo e alla mancanza di una necessaria struttura di coordinamento, amministratori locali hanno proposto che l'intera macchina dei soccorsi e della ricostruzione sia affidata al dipartimento per gli Affari sociali e lo Sviluppo e che a coordinarli sia il segretario di gabinetto Rene Almendras

Sulle necessità della popolazione ascoltiamo mons. Precioso Cantillas, vescovo di Maasin, raggiunto telefonicamente da Antonella Palermo nell’isola di Leyte, la più colpita dal tifone:RealAudioMP3

R. – They are very much in need...
Hanno davvero molto bisogno di cibo, di acqua, di comunicazioni. Ma il governo sta facendo tutto quello che può, così come molte organizzazioni private e la Chiesa stanno facendo il possibile.

D. – In concreto, la Chiesa cosa sta facendo?

R. – Caritas Philipinas…they are sending...
La Caritas Filippine sta inviando prodotti alimentari, acqua, beni di conforto attraverso i centri sociali delle diocesi. Ma, purtroppo, ci sono delle zone con cui non abbiamo ancora nessun contatto.

D. – Il tifone ha causato davvero una devastazione immane …

R. – Damage is really beyond...
La distruzione è davvero al di là di ogni immaginazione. E’ un disastro troppo grande. Eravamo preparati in un certo modo, perché eravamo stati informati della forza del supertifone, ma nonostante questo, quello che è successo è andato al di là di quello che potevamo pensare. Per esempio a Tacloban la tempesta ha fatto alzare il livello del mare spazzando via tutto ciò che incontrava. Ci sono ancora molte persone disperse.

D. – Come procede la celebrazione dei funerali delle vittime...

R. – Here some already did...
Alcuni qui hanno già celebrato Messe funebri. Ma molti corpi sono stati seppelliti in fosse comuni. Del resto il tifone non ha risparmiato neanche le chiese. La cattedrale dell’arcidiocesi di Palo è stata distrutta. Il tetto è crollato. Le persone prima del tifone sono andate lì per cercare riparo e alcuni dicevano: “Siamo venuti qui, perché sappiamo che questa è la casa di Dio”. Anche la casa di Dio non è stata risparmiata dalla distruzione. Molte persone trovate vicino alla cattedrale, sono state seppellite proprio lì.

D. – Vuole fare un appello attraverso la Radio Vaticana?

R. – Certainly... Pray that we may be able…
Certamente. Pregate perché si possa avere la forza di sopportare le difficoltà, la sofferenza e la perdita di parenti e amici e allo stesso tempo chiediamo che possiate aiutarci ed estendere il vostro aiuto alle persone e alle famiglie vittime di questo grande disastro.







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