2013-11-14 12:26:41

Costa Rica. Tribunale: documento dei vescovi su elezioni non favorisce nessun partito


La decisione del Tribunale Supremo Elettorale (Tse), che ha respinto il ricorso presentato contro il documento della Conferenza episcopale del Costa Rica (Cecor) sulle elezioni del prossimo anno, nel quale si chiede di combattere l'assenteismo, segna una vittoria per la democrazia nazionale: lo ha dichiarato mercoledì, l'arcivescovo di San José, mons. José Rafael Quirós, subito dopo la pubblicazione della sentenza. La nota inviata all’agenzia Fides da una fonte locale riporta le parole del presule: "Con questa sentenza ha vinto la democrazia del Costa Rica", "si tratta di tutelare sia la libertà di espressione che la libertà religiosa di tutti i cittadini". L'azione legale era stata intrapresa da tre persone, le quali sostenevano che con quel testo "la Conferenza episcopale del Costa Rica andava contro l'autodeterminazione dell'elettore". Nella decisione del Tse, emessa il 28 ottobre, si dichiara invece che "in nessuna delle sue sezioni ci sono inviti o frasi che favoriscano una particolare tendenza politica o, al contrario, che sembrano sminuire il sostegno ad un gruppo specifico". Sono poco più di 3 milioni e 100 mila i costaricani registrati per votare alle elezioni presidenziali e legislative che si terranno il 2 febbraio del prossimo anno. La Conferenza episcopale del Costa Rica ha pubblicato un documento per preparare gli elettori cattolici e tutti gli uomini di buona volontà, intitolato "Rehabilitar la Politica" (criteri etici per illuminare il processo elettorale e la vita democratica, 2013-2014), firmato il 7 ottobre 2013. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 15 novembre







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