2013-11-13 17:36:57

L'urgenza missionaria della Chiesa chiede l'unità di cattolici e ortodossi.
L'incontro a Mosca tra Scola e Kirill


cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano
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Il clima e' stato molto cordiale. La considerazione del Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill, dell'azione di Papa Francesco e' stata molto, molto elevata. Nel dialogo durato piu' di un'ora, e' emersa con forza soprattutto l'urgenza dell'unificazione in vista della proposta cristiana nel mondo di oggi; un mondo che e' in travaglio e che proprio per questo domanda 'senso di vita'. ''Credo che per comprendere tempi e modi di un incontro tra il Santo Padre ed il Patriarca Kirill, bisogna essere meno preoccupati alle strategie politico-pragmatiche ed andare invece piu' a fondo a questa urgenza missionaria che la Chiesa di oggi scopre sempre piu' dentro di se', e che certamente e' un potente fattore di unificazione tra noi ed i nostri fratelli ortodossi.
Penso veramente che le commissioni dottrinali e la riflessione teologica siano imprescindibili. Però, esiste un dato di fatto che mi ha colpito molto, del quale ho parlato con il Patriarca: sulla base del mescolamento di popoli e di etnie, moltissimi fedeli ortodossi – russi, ma non solo – sono tra noi in Europa occidentale, e moltissimi cattolici sono in questo momento in Russia provenienti da Paesi asiatici. Quindi, sta nascendo di fatto un “ecumenismo di popolo” che - soprattutto nelle relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica latina, che ho visto a Mosca - mi hanno impressionato. C’è uno scambio continuo tra i fedeli a diversi livelli, sulle diverse questioni che in questo momento occupano le due Chiese che a me sembra qualcosa di veramente nuovo e carico di speranza. (a cura di Luca Collodi)














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