2013-11-13 14:24:39

Il metropolita russo Hilarion presenta i “discorsi romani” di Serguei Averintsev


Grande evento ecumenico al Centro Russo di Scienza e Cultura di Roma con due momenti: martedì sera la presentazione del volume che raccoglie i “discorsi romani” del grande pensatore russo Serguei Arintsev, che ha visto riuniti attorno al metropolita Hilarion Alfeyev, presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, e al card. Paul Poupard, presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura, personalità della Chiesa cattolica e ortodosse nonché del mondo culturale italiano e russo, in particolare la promotrice, la presidente dell’Accademia Sapientia et Scientia prof. Giuseppina Cardillo Azzaro, con indirizzi di saluto, riflessioni e testimonianze, coordinati dal nunzio apostolico arcivescovo Jean-Claude Périsset; ed ieri una sessione accademica sul tema “Raccogliere la sapienza e saperla proiettare” presieduta da mons. Fortunato Frezza, biblista, sottosegretario del Sinodo dei vescovi con relazioni di eminenti studiosi russi e italiani. Di Arintsev il metropolita Hilarion, che fu suo amico e al suo capezzale quando morì a Vienna il 21 febbraio 2004, ha detto “E’ stata una luce di Cristo”; fin dal 1969 quando, docente all’Università statale “Lomonozov” di Mosca, le sue lezioni sull’estetica bizantina erano una così aperta apologia del Cristianesimo, e un così forte attrazione per tutti gli intellettuali, da dover essere interrotte dal regime comunista. Evocando quindi i numerosi suoi lavori scientifici ha detto che “svolsero la stessa specialissima funzione di guide per arrivare a Cristo”,; ha ricordato in particolare l’opera in tre volumi “Il cristianesimo” e “lo straordinario contributo alla Enciclopedia ortodossa”. Il volume dal titolo “Verbo di Dio e parola dell’Uomo”, edito congiuntamente dal Patriarcato di Mosca e dall’Accademia Sapientia et Scientia, (i testi a fronte sono in italiano e russo) riunisce i discorsi di Arintsev nelle manifestazioni promosse nel decennio 1993-2003 dalla prof. Cardillo Azzaro, presidente dell’associazione “Sofia: idea russa, idea d’Europa”, all’Università Lumsa, al Consiglio Nazionale delle Ricerche, in Vaticano, alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. Più ancora dei singoli temi, filosofici, teologici , biblici , filologici, ha detto il metropolita Hilarion, autore della prefazione, il libro ci fa percepire quanto “la società secolarizzata di oggi sta rapidamente perdendo i valori spirituali e morali, sostituendoli con i surrogati della cultura di massa” per cui alle Chiese d’Oriente e di Occidente, soprattutto attraverso “la testimonianza comune di ortodossi e cattolici”, spetta la “specialissima missione” di riaffermarli insieme in Europa e in tutto il mondo cristiano. Il card. Poupard ha ricordato il “privilegio” di aver conosciuto Arintsev e il suo grande contributo per “l’affermazione della identità cristiana e la visione del futuro cristiano in Europa” che emerge dal suo libro. Ed evocando la strada dell’ecumenismo percorsa dalle Chiese cattolica e ortodossa, ha auspicato che l’Occidente “recuperi il senso ortodosso del mistero e del timor di Dio” e l’Oriente scopra di “non poter fare a meno dell’esperienza occidentale” nelle sfide che ha affrontato nei campi della morale e del diritto. La sessione odierna dell’Accademia Sapientia et Scientia che ha riunito numerosi suoi membri e invitati, fra i quali il prof. Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Roma, e padre François-Marie Léthel, mariologo e membro della Pontificia Accademia di Teologia, è stata segnata dalle relazioni sui temi della Sapienza e della Scienza nelle opere di Antonio Rosmini, Pavel Florenskij, Dionigi l’Areopagita e Dante svolte rispettivamente da Pier Paolo Ottonello, Natalino Valentini, Gelian Prohorov e Olga Sedakova. (A cura di Graziano Motta)







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