Filippine: rischio epidemie dopo il tifone. Mons. Cantillas: aiutateci, abbiamo bisogno
di tutto
Nelle Filippine le autorità definiscono il disastro causato dal tifone Haiyan “la
più grande emergenza logistica mai affrontata ". 2.275 i morti, 3.365 i feriti e 80
i dispersi. 80mila le case completamente distrutte. L'emergenza riguarda ben 11 milioni
di persone e questo rende difficoltosa la gestione degli aiuti. Allerta anche per
la situazione sanitaria: altissimo il rischio colera. Sulle necessità della popolazione
ascoltiamo mons. Precioso Cantillas, vescovo di Maasin, raggiunto telefonicamente
da Antonella Palermo nell’isola di Leyte, la più colpita dal tifone:
R. – They are
very much in need... Hanno davvero molto bisogno di cibo, di acqua, di comunicazioni.
Ma il governo sta facendo tutto quello che può, così come molte organizzazioni private
e la Chiesa stanno facendo il possibile.
D. – In concreto, la Chiesa cosa
sta facendo?
R. – Caritas Philipinas…they are sending... La Caritas Filippine
sta inviando prodotti alimentari, acqua, beni di conforto attraverso i centri sociali
delle diocesi. Ma, purtroppo, ci sono delle zone con cui non abbiamo ancora nessun
contatto.
D. – Il tifone ha causato davvero una devastazione immane …
R.
– Damage is really beyond... La distruzione è davvero al di là di ogni immaginazione.
E’ un disastro troppo grande. Eravamo preparati in un certo modo, perché eravamo stati
informati della forza del supertifone, ma nonostante questo, quello che è successo
è andato al di là di quello che potevamo pensare. Per esempio a Tacloban la tempesta
ha fatto alzare il livello del mare spazzando via tutto ciò che incontrava. Ci sono
ancora molte persone disperse.
D. – Come procede la celebrazione dei funerali
delle vittime...
R. – Here some already did... Alcuni qui hanno già celebrato
Messe funebri. Ma molti corpi sono stati seppelliti in fosse comuni. Del resto il
tifone non ha risparmiato neanche le chiese. La cattedrale dell’arcidiocesi di Palo
è stata distrutta. Il tetto è crollato. Le persone prima del tifone sono andate lì
per cercare riparo e alcuni dicevano: “Siamo venuti qui, perché sappiamo che questa
è la casa di Dio”. Anche la casa di Dio non è stata risparmiata dalla distruzione.
Molte persone trovate vicino alla cattedrale, sono state seppellite proprio lì.
D.
– Vuole fare un appello attraverso la Radio Vaticana?
R. – Certainly... Pray
that we may be able… Certamente. Pregate perché si possa avere la forza di sopportare
le difficoltà, la sofferenza e la perdita di parenti e amici e allo stesso tempo chiediamo
che possiate aiutarci ed estendere il vostro aiuto alle persone e alle famiglie vittime
di questo grande disastro.