2013-11-13 10:50:38

Centocinquant'anni di Gabriele D'Annunzio


Il 15 novembre alle ore 21:00 (con replica il 16/11 alle 4:00) “La Voce Umana” di Paolo Di Nicola ricorda il 150° genetliaco di Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 – Gardone Riviera, Brescia, 1938) proponendo l’ascolto di «Francesca da Rimini» di Riccardo Zandonai. D’Annunzio, considerato uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo, fu autore di poesie musicate da Tosti, Respighi e Casella, solo per citare i più noti, e realizzò anche libretti d’opera per compositori come Mascagni, Pizzetti, Debussy, Montemezzi, Malipiero e infine Riccardo Zandonai. «Francesca da Rimini» nasce nel 1902 come “pièce” teatrale, scritta espressamente per la “divina” Eleonora Duse, diventa libretto per la musica di Riccardo Zandonai solo in un secondo momento, quando va in scena al Teatro Regio di Torino il 19 febbraio 1914. È un testo bello, passionale, commovente, decorativo e simbolico; con un linguaggio colto, raffinato, elegante e oltremodo musicale D’Annunzio racconta la duecentesca storia di Paolo e Francesca (che tanto commosse Dante!) vista però con gli occhi del decadentismo e del liberty, con le suggestioni e le immagini evocate dai pittori preraffaelliti: Rossetti, Burne Jones e Millais. Al testo dannunziano la musica “wagneriana” di Zandonai (che connette inestricabilmente voce e orchestra e ricorre all’uso architettonico dei leitmotiv) si sposa alla perfezione. È lo stesso musicista a confessarlo: «La vera linea melodica più che nella parte cantata, bisogna coglierla nella base orchestrale, la quale è perfettamente collegata in una continuità ininterrotta, inseguendo nei suoi minimi dettagli, nei più riposti meandri, il pensiero o il sentimento accennati dalla parola o dal gesto del personaggio». Ascolteremo «Francesca da Rimini» nell’interpretazione di una delle cantanti più apprezzate nel ruolo della protagonista: Raina Kabaiveanska, con lei nelle altre parti principali William Matteuzzi (Paolo il Bello), Matteo Manuguerra (Gianciotto lo Sciancato) e Piero De Palma (Malatestino dall’Occhio), dirige Maurizio Arena l’Orchestra Sinfonica e il Coro della Radio Televisione Bulgara. La registrazione è stata realizzata tra il 21 aprile e 4 maggio 1987.








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