2013-11-12 12:36:07

Mosca: il card. Scola sulla testimonianza integrale dei fedeli laici


“L’indole secolare non può essere pensata a tavolino, ma essendo sempre storicamente determinata, deve essere guadagnata in ogni tempo”. Lo ha detto il card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano, nel suo secondo giorno di visita in Russia, partecipando - riporta l'agenzia Sir - ad un incontro pastorale a Mosca, sulla figura del laico nella Chiesa. “Parlare di indole secolare - ha spiegato il porporato - significa parlare della missione della Chiesa e, quindi, dei fedeli laici, come intrinsecamente segnata dalla storia. La domanda circa l’identità del fedele laico diventa pertanto essenzialmente pratica”. Si tratta “di individuare come oggi l’indole secolare della Chiesa e, quindi, dei laici debba venir declinata”. Ciò equivale a “identificare i tratti essenziali della missione ecclesiale dei fedeli laici all’inizio del terzo millennio cristiano. Qui diventa decisiva la questione della vocazione-missione dei fedeli laici in Russia”. “I laici - ha precisato il cardinale - sono chiamati a testimoniare nel mondo la bellezza della loro fede. Questa testimonianza integrale, sempre storicamente situata, che valorizza carismi e ministeri, è anche, in forza dell’indole secolare, il dono più grande che possiamo fare ai nostri fratelli, in vista dell’edificazione della vita buona personale e sociale e del buon governo”. Il card. Scola ieri a Mosca ha incontrato il patriarca ortodosso russo Kirill. Al centro dei colloqui - ha detto nell'incontro con i giornalisti lo stesso porporato - "la vita degli ortodossi nella diocesi di Milano, il lavoro comune nel dialogo con l'islam" e la tutela delle comunità cristiane in Medio Oriente. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 13 novembre







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