Iraq. I vescovi cattolici: le rappresentanze straniere non favoriscano la fuga dei
cristiani
Tra i fattori che fomentano l'esodo dei cristiani dall'Iraq c'è anche la prassi adottata
da diverse ambasciate e consolati stranieri che favoriscono la concessione di visti
di asilo ai cristiani iracheni. Il fenomeno è stato di nuovo stigmatizzato con preoccupazione
dai vescovi cattolici iracheni, riunitisi in Consiglio straordinario a Baghdad, su
convocazione del patriarca di Babilonia dei Caldei Louis Raphael I Sako. Lo riferiscono
fonti ufficiali del patriarcato iracheno, consultate dall'agenzia Fides. Il processo
di “migrazione organizzata” (così viene definito nei comunicati del Patriarcato caldeo)
è stato più volte denunciato con allarme dal patriarca caldeo, che alla riunione della
scorsa settimana ha proposto di consultare le altre Chiese e comunità cristiane presenti
in Iraq per rispondere con misure concrete e condivise a questo fenomeno che contribuisce
a mettere a rischio lo stesso perdurare di comunità di battezzati in diverse aree
de Medio Oriente. (R.P.)