Il cordoglio del Papa per la morte del card. Bartolucci, già maestro direttore della
Cappella Sistina
Il Papa ha espresso il suo “profondo cordoglio” per la morte del cardinale Domenico
Bartolucci, spentosi stamattina a Roma intorno alle 8.00. Il porporato, già maestro
direttore della Cappella Musicale Pontificia detta "Cappella Sistina”, aveva 96 anni.
In un messaggio inviato ai familiari, il Papa ricorda “con affetto” il cardinale Bartolucci,
“caro e stimato sacerdote, illustre compositore e musicista, che ha esercitato il
suo lungo e intenso ministero specialmente mediante la musica sacra che nasce dalla
fede ed esprime la fede”. In particolare, rammenta “con viva gratitudine la sua feconda
opera quale direttore della Cappella Sistina e la valorizzazione sapiente del prezioso
tesoro della polifonia, tesa ad elevare il cuore nella lode a Dio”. Eleva quindi “fervide
preghiere al Signore affinché, per intercessione della Beata Vergine Maria, accolga
questo suo generoso servitore e insigne uomo di chiesa nel gaudio e nella pace eterna”.
Mercoledì
13 novembre, alle ore 15.30, il cardinale Angelo Sodano, decano del Collegio Cardinalizio,
presiederà le esequie all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana. Al termine
della Celebrazione eucaristica, il Santo Padre presiederà il rito dell’Ultima Commendatio
e della Valedictio.
Con la morte del cardinale Bartolucci, il Collegio cardinalizio
risulta costituito da 200 porporati di cui 109 elettori e 91 non elettori.
Il
cardinale Domenico Bartolucci, già Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia
detta "Cappella Sistina" era nato il 7 maggio 1917 a Borgo San Lorenzo, in provincia
di Firenze. Entrato nel seminario fiorentino si dedica subito alla musica con Francesco
Bagnoli, maestro di cappella del duomo di Firenze. Per questo, assai presto viene
incaricato di accompagnare all'organo le esecuzioni corali in cattedrale. Alla morte
di Bagnoli gli succede e negli stessi anni inizia a comporre le prime messe, i primi
mottetti, le musiche organistiche e cameristiche, i madrigali, ma soprattutto La Tempesta
sul Lago del 1935, il suo primo oratorio.
Nel 1939 due avvenimenti decisivi:
l'ordinazione sacerdotale, il 23 dicembre, e il diploma in composizione e direzione
d'orchestra con Vito Frazzi al conservatorio fiorentino. Alla fine del 1942, dopo
aver insegnato nei seminari della diocesi d'origine, si reca a Roma per maturare una
più profonda conoscenza della musica sacra, grazie al contatto con la pratica delle
allora fiorenti cappelle musicali. Iniziata così la sua permanenza a Roma, ospite
presso l'Almo Collegio Capranica. Oltre a frequentare Raffaele Casimiri, illustre
studioso palestriniano, è subito affiancato a Lavinio Virgili come vice direttore
della Cappella di San Giovanni in Laterano.
Nel 1947 il cardinale Elia Dalla
Costa lo vuole parroco di Montefloscoli, un piccolo centro nel Mugello, in Toscana.
Dopo l'esecuzione del suo poema sacro Baptisma al Pontificio Istituto di Musica Sacra
di Roma, è nominato maestro della Cappella liberiana di Santa Maria Maggiore e docente
di composizione e direzione polifonica proprio al Pontificio Istituto di Musica Sacra.
Nel 1952, su indicazione di Lorenzo Perosi, è nominato vice maestro della Cappella
Sistina; in questo stesso anno compone l'oratorio L'Ascensione, con il quale viene
inaugurato a Città del Messico il nuovo santuario della Vergine di Guadalupe.
Morto
Perosi nel 1956, Pio XII lo nomina direttore perpetuo della Cappella Sistina, incarico
che ha ricoperto fino al 1997. Nel 1959, riceve da Giovanni XXIII l'approvazione per
il progetto di riorganizzazione della Cappella Musicale Pontificia. Ottiene così una
sede adeguata per le prove e per l'archivio, viene definito l'organico stabile dei
cantori adulti e si dà vita alla Schola puerorum dedicata esclusivamente alla formazione
dei ragazzi.
Nel 1965 il maestro è nominato accademico di Santa Cecilia. Proprio
l'Accademia più volte programma i suoi oratori nelle passate stagioni sinfoniche invitandolo
a dirigerne le esecuzioni: tra esse occupano un posto particolare il Gloriosi Principes
presentato a tutti i padri conciliari, presente Paolo VI, e l'Ascensione offerta a
Giovanni Paolo II quando rientra a Roma per riprendere il suo ministero pastorale
dopo l'attentato.
Nel corso degli anni, oltre all'impegno nelle esecuzioni
nelle liturgie papali, promuove con profonda convinzione l'attività concertistica
della Sistina, ritenendola uno strumento privilegiato di evangelizzazione. Oltre alla
direzione della Cappella Papale, si dedica all'insegnamento presso il conservatorio
statale di Santa Cecilia a Roma e il Pontificio Istituto di Musica Sacra, tiene corsi
di polifonia palestriniana in Italia e all'estero, dirige i principali complessi sinfonico-corali
italiani e viene insignito di alte onorificenze e premi nazionali ed internazionali.
Il
maestro toscano è autore di una vastissima produzione musicale. Il corpus di opere
già pubblicate dalle Edizioni Cappella Sistina supera i quaranta volumi e comprende
sei libri di mottetti, sei di messe, laudi, inni, cantici e una serie di oratori e
messe per soli, coro e orchestra. In occasione del suo 85° compleanno, con l'obiettivo
di conservare e diffondere il notevole patrimonio musicale da lui composto, viene
costituita la Fondazione Domenico Bartolucci. Di esso ha fatto parte l'allora cardinale
Joseph Ratzinger. In questi anni la fondazione ha realizzato numerose manifestazioni
musicali e ha costituito un coro polifonico che è stato protagonista, tra l'altro,
di un concerto offerto a Benedetto XVI nella Cappella Sistina il 24 giugno 2006.
Un
altro concerto viene offerto a Papa Benedetto XVI dal maestro Bartolucci, ormai cardinale,
il 31 agosto 2011 nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo. Per l’occasione il Maestro
compone il pezzo Benedictus, dedicato al Papa come preghiera e ringraziamento al Signore
per il Suo Ministero.
Benedetto XVI lo aveva creato cardinale nel Concistoro
del 20 novembre 2010, della Diaconia dei Santissimi Nomi di Gesù e Maria in via Lata.