Colombia: precisazioni del governo sul secondo accordo con le Farc
Per le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) non sono direttamente previsti
seggi in Parlamento: lo ha precisato dall’Avana - riporta l'agenzia Misna - il negoziatore
capo del governo, l’ex vice-presidente Humberto de la Calle, alle trattative in corso
con la prima guerriglia del Paese nonché la più longeva dell’America Latina. Raggiunta
nei giorni scorsi, la cosiddetta pre-intesa sul secondo punto dell’agenda del dialogo
– ovvero la partecipazione delle Farc alla vita politica – prevede la creazione di
circoscrizioni elettorali speciali denominate “circoscrizioni territoriali di pace”
nelle zone interessate dal conflitto, per permettere che le aree di guerra possano
beneficiarne sul piano rappresentativo. A fronte di interpretazioni errate anche da
parte di organi della stampa, De la Calle ha scritto un articolo apparso su diversi
media locali sottolineando che la nascita delle speciali circoscrizioni non è mirata
a “promuovere la rappresentazione del movimento che uscirà dalle Farc” ma solo a consentire
che zone finora penalizzate possano essere meglio rappresentate. “Alcuni hanno detto
che sono circoscrizioni per le Farc. Falso. Tutti gli abitanti potranno aspirare ad
esercitare questa rappresentazione a nome di movimenti o organizzazioni” ha insistito
de la Calle. Il capo negoziatore del governo ha inoltre sottolineato che l’accordo
punta a favorire “un’apertura democratica conveniente per il Paese” ma che diventerà
effettivo solo con la smobilitazione del gruppo armato. Dopo aver annunciato in precedenza
anche un accordo sulla questione della terra, primo punto dell’agenda, sebbene non
siano noti i dettagli, le parti torneranno al tavolo del dialogo a partire dal 18
novembre per discutere di altri tre temi, il narcotraffico i meccanismi per porre
fine al conflitto che dura ormai da mezzo secolo, i risarcimenti per le vittime. (R.P.)