2013-11-08 13:27:09

Belgio. Vescovi e leader religiosi uniti contro la legalizzazione dell’eutanasia dei minori


L’eutanasia delle persone più fragili è disumana e distrugge i fondamenti della nostra società. E’ quanto ribadiscono in una nota congiunta i leader cristiani, musulmani ed ebrei belgi in merito al controverso progetto di legge che vuole estendere l’eutanasia, legale in Belgio, ai minori e alle persone con demenza. Presentato prima dell‘estate, il provvedimento è attualmente in discussione al Senato ed è oggetto di un vivace dibatto nel Paese. “Mentre il Parlamento si accinge a discutere la possibile estensione della legge del 2002 che depenalizza l’eutanasia, vogliamo ancora una volta fare intendere la nostra voce in questo dibattito che riguarda tutta la società, sia come cittadini che si basano su argomenti filosofici, sia come credenti eredi delle nostre rispettive tradizioni”, si legge nel comunicato ripreso dall’agenzia dei vescovi Cathobel , che denuncia la “crescente banalizzazione di un fatto così grave”. La sofferenza indigna tutti, affermano i leader religiosi, ma attribuire a un minore la facoltà di decidere sulla propria morte, significa manipolare la sua capacità di giudizio e dunque la sua libertà. Analogamente, proporre l’estensione dell’eutanasia alle persone con demenza è una negazione della loro dignità e significa consegnarle all’arbitrio di chi prende questa decisione. “Invece di sostenere la persona sofferente, unendo tutte le persone e le forze che la circondano, si rischia di dividere queste stesse forze e quindi di isolarla, colpevolizzarla e di condannarla a morte”. L’eutanasia delle persone più fragili, conclude quindi la nota “è in contraddizione radicale con la loro condizione di esseri umani”. Di qui il netto rifiuto di una logica che “distrugge i fondamenti della società”. Tra i firmatari del comunicato, il presidente dei vescovi belgi, l’arcivescovo di Malines-Bruxelles, mons. André-Joseph Léonard. (L.Z.)







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