Negli anni '60 il
gesuita Jorge Mario Bergoglio, docente di letteratura a Santa Fe, coinvolge il grande
scrittore argentino Borges in un laboratorio di scrittura dedicato ai suoi
studenti. Negli anni '80, il futuro Papa Francesco, durante i suoi studi in Germania,
si appassiona alla poesia di Hölderlin. Ma nella formazione del primo Pontefice
latino-americano - con origini italiane - restano centrali 'I promessi sposi' di
Manzoni. E altri autori famosi, come Tolkien e Chesterton, e meno noti,
come Malègue, lo scrittore dei 'santi delle classi medie', e Dal Masetto,
anche lui italo-argentino, hanno un posto importante nella sua biblioteca. Il saggio
'Fratelli e sorelle, buona lettura!' (edizioni Ancora), di Andrea
Monda e Saverio Simonelli, è un'originale proposta
per condividere il 'mondo letterario' del Papa e insieme un libro che spinge a leggere
altri libri. Non solo un'occasione per (ri)scoprire scrittori e poeti più o meno noti,
ma uno strumento per ripercorerre la formazione spirituale e artistica di un Papa
che, nel suo Magistero, maneggia la poesia con immediatezza e perizia. (A cura
di Fabio Colagrande)