2013-11-07 07:52:40

Medio Oriente: Kerry tenta di rilanciare il processo di pace. Ipotesi di avvelenamento per Arafat


Lo stallo nel processo di pace israelo-palestinese rischia di diventare una vera e propria crisi. Il segretario di Stato Usa, Kerry, al suo ennesimo viaggio nella regione, con grande difficoltà continua a parlare di accordo non impossibile, ma non ci sono passi avanti e, anzi, ieri ci sono state dure prese di posizione dei negoziatori di entrambe le parti. Kerry, da parte sua, si è sbilanciato sugli insediamenti dei coloni israeliani. Il servizio di Fausta Speranza RealAudioMP3

L'amministrazione statunitense considera "gli insediamenti israeliani illegittimi e dannosi per il proseguimento del processo di pace". Lo ribadisce Kerry. E poi il segretario di Stato smentisce che i palestinesi abbiano acconsentito alla costruzione di nuovi alloggi nelle colonie in cambio della liberazione dei detenuti da parte di Israele, come ha più volte sostenuto la leadership dello Stato ebraico. Non sono gli unici punti controversi, ma Kerry in ogni caso continua a difendere l’idea di un accordo entro i 9 mesi pensati. E c’è da dire che a proposito di Medio Oriente nelle ultime ore sono di primo piano le rivelazioni sulla morte di Arafat. Secondo le indiscrezioni di Al Jazeera, gli specialisti svizzeri dell'università di Losanna incaricati di analizzare i resti del fondatore dell'Olp, morto nel 2004, hanno trovato tracce di polonio, veleno altamente radioattivo, diciotto volte al di sopra della normalità. La vedova denuncia quello che definisce un omicidio politico. Proprio su sollecitazione di Suha Arafat era stata riesumata la salma.



Intanto a Tel Aviv il premier Netanyahu si congratula con l'ex ministro degli Esteri Lieberman, che è stato prosciolto ieri dalle accuse di frode e di abuso di fiducia, e lo riaccoglie nel governo di Israele, dove – sottolinea - continueranno a lavorare assieme per il bene del Paese.








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