La Bce taglia i tassi ora al minimo storico. Draghi: crescita moderata ma persistono
rischi
Taglio a sorpresa, quello della Banca centrale europea che ha portato i tassi dallo
0,50 allo 0,25%, il minimo storico. Una decisione presa per contrastare il rafforzamento
dell'euro che segna una brusca discesa su dollaro e sterlina, in ribasso anche lo
spread. Francesca Sabatinelli:
L’Eurozona
si incammina verso un prolungato periodo di bassa inflazione, e la Bce è pronta a
sostenerla. Il presidente della Bce Draghi lo promette, confermando le aspettative
di una ripresa a ritmo lento dell’Eurozona. E per affrontare i rischi al ribasso che
ancora restano, si deve rafforzare la solidità delle banche. La decisione della Bce
è stata per tutti inaspettata, una seconda riduzione in meno di un anno, la prima
nel maggio scorso. La sforbiciata è stata decisa a maggioranza, aggiunge Draghi che
spiega come all’origine ci sia il forte calo dei prezzi e come non sia escluso che
possa arrivare un altro taglio. L’economia di Eurozona, rassicura Draghi, ha i fondamentali
più forti del mondo. Grazie al taglio dei tassi, il costo del denaro resterà ai livelli
attuali, o ancora più bassi. Preoccupante resta la disoccupazione, su picchi storici.
Bene, commenta da Washington il Fondo Monetario che accoglie positivamente la decisione,
senza però escludere una fase di deflazione soprattutto per i paesi alla periferia
dell’Eurozona. In Italia, soddisfazione del premier Letta che commenta: è una grande
notizia, dimostra che la Bce ha a cuore le sorti della crescita e della competitività
dell'Ue”.