Irlanda: dichiarazione dei vescovi sul referendum sulle unioni gay annunciato dal
governo
“Il dibattito al centro del referendum annunciato ieri dal governo non riguarda l’uguaglianza
o la falsa separazione tra visione religiosa e visione civile del matrimonio”, ma
piuttosto “la vera natura del matrimonio stesso e l’importanza che la società attribuisce
al ruolo di madri e padri nella cura dei figli”. Lo afferma Denis Nulty, vescovo di
of Kildare & Leighlin, e membro del Comitato esecutivo dell’ Accord, Catholic Marriage
Care Service, in una dichiarazione sul referendum sulle unioni gay - riferisce l'agenzia
Sir - annunciato per il 2015. “Insieme ad altri - prosegue Nulty - la Chiesa cattolica
continuerà a sostenere che le differenze tra uomo e donna” sono “fondamentali”, e
che i figli hanno “il diritto naturale ad una madre e ad un padre, e questo, ove possibile,
è il miglior ambiente per loro”. L’amore coniugale “è una forma unica di amore tra
uomo e donna, che ha uno speciale beneficio per l‘intera società”. La Chiesa, “insieme
ad altri di nessuna particolare visione religiosa”, considera la famiglia fondata
sul matrimonio tra un donna e un uomo “l’istituzione più importante in ogni società.
Modificare la natura del matrimonio significherebbe minarne il pilastro fondamentale”.
Per questo, conclude il vescovo, la Chiesa parteciperà pienamente al dibattito democratico
verso il referendum riaffermando che il matrimonio è l’unica relazione possibile per
“la generazione e l‘educazione dei figli”. (R.P.)