2013-11-06 15:12:57

All’Assemblea della Cism riflessione sulla "Lumen Gentium" e la liturgia


Ad Abano Terme, in Provincia di Padova, proseguono i lavori della 53.ma Assemblea Generale della Conferenza italiana Superiori maggiori (Cism), iniziati lunedì scorso. In questi ultimi giorni si è parlato di “Fedeltà e Rinnovamento alla luce del Vaticano II” il quale “non fu - è stato detto - solo un fatto ecclesiale, ma un vero evento capace di raccogliere l’humus teologico-spirituale che lo precedeva, le attese del suo tempo e le prospettive del futuro”. Non è mancato un cenno alle sfide poste oggi alla Vita Consacrata, individuate nel “relativismo”; nel passaggio “dal super io al riconoscimento della propria finitudine”; nella convinzione che “si è arrivati alla fine della storia e si è approdati alla post-storia, dove non è più né il futuro né il passato ad occupare un posto, ma solo il presente”. Si è poi parlato di che cosa la Lumen Gentium chiede ai religiosi, e cioè che debbano consacrare la loro vita spirituale “al bene di tutta la Chiesa” sia con la preghiera che con il lavoro “per radicare il Regno di Cristo e dilatarlo in ogni parte della terra”, presentandolo ai fedeli e agli infedeli. E’ seguita una relazione sulla liturgia, considerata fonte di rinnovamento per la sua pastoralità, completezza, complessità, coerenza e cattolicità. “Il Concilio di Trento - ha detto don Luigi Girardi - ci diede una Chiesa europea; il Vaticano II ci ha dato una vivace Chiesa del mondo”. La giornata di oggi è stata caratterizzata dalle relazioni su “I segni dei tempi interpretati alla luce del Vangelo” e “Concilio Vaticano II: ermeneutiche a confronto”. Nel pomeriggio i 110 partecipanti all’Assemblea hanno recitato i Vespri nell’Abbazia di Praglia con i monaci Benedettini. (Da Abano Terme, padre Egidio Picucci)







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