"Dopo 50
anni, abbiamo fatto tutto quello che ci ha detto lo Spirito Santo nel Concilio? Vogliamo
stare dentro al solco tracciato da Papa Francesco con questa domanda, che è insieme
una provocazione e un impegno". Così. p. Luigi Gaetani ocd, presidente della
Conferenza italiana superiori maggiori, presenta la 53ma Assemblea generale
del Cism, in programma dal 4 al 9 novembre ad Abano Terme, sul tema "Il
Concilio Vaticano II e la vita religiosa, fedeltà e rinnovamento". "Il
Papa sta riportando nella Chiesa l'aria fresca del Concilio, fatta di parole semplici
e gesti calorosi, capacità di leggere i segni dei tempi e dei luoghi. Dobbiamo assumere
lo stile conciliare per tradurlo nella nostra vita di consacrati e di consacrate".
"Coniugare oggi fedeltà e rinnovamento - spiega il presidente del Cism - significa
ritornare alla ferialità, saper guardare cioè alla propria vita a partire da ciò che
accade ogni giorno, vivere la grazia di Dio qui e ora". "Quello che ci occorre
oggi come religiosi - spiega p. Gaetani - è la capacità di discernimento intesa come
capacità di vedere e sentire con tutti i sensi, guardando toccando, - così come ci
insegna il Papa - per entrare in empatia con un mondo fatto di uomini e di donne concretissime
che incontriamo nella nostra vita quotidiana. Perché una fede che non è in grado di
farti entrare in contatto con la 'carne di Cristo' rischia di essere una fede pensata
e non vissuta". "Il Vaticano II, nel decreto dedicato al rinnovamento della vita
religiosa, 'Perfectae caritatis', ha chiarito che questa debba passare per due strade,
quella del Vangelo e quella dell'esperienza carismatica dei fondatori. Realizzare
quel rinnovamento significa collocarsi lungo questo solco". (A cura di Fabio Colagrande)