2013-11-04 13:04:34

Prostituzione minorile: giocare a fare 'le grandi'


del prof. Gianluigi Conte, dell'Istituto di Psichiatria e Psicologia dell'Università Cattolica Sacro Cuore (Roma)
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E' in ballo il sottile gioco per il potere. Il maschio adulto sfoga sul più debole le proprie fragilità procurandosi il soddisfacimento delle proprie ansie prestazionali. Le ragazzine giocano con i meccanismi della seduzione perché gli occhi degli uomini le fanno sentire grandi, da un punto di vista di ruolo sociale, non tanto sessuale. Perciò le adolescenti non si ritengono vittime: perché si percepiscono grandi e pensano di sfruttare i grandi perché godono del potere di governare il desiderio dell'uomo.
Il 20% di coloro che si prostituiscono in Italia è minorenne. Internet è oggi la principale 'piazza di incontro' tra domanda e offerta. La prostituzione al chiuso ha eguagliato quella su strada. Dopo il caso delle adolescenti scoperte a prostituirsi in casa nel quartiere Parioli, dell'alta borghesia romana, si torna a parlare del fenomeno che - secondo il prof. Conte - 'non bisogna sottovalutare, né drammatizzare nei toni mediatici, altrimenti si rischia di banalizzarlo e di provocare paradossalmente una sorta di anestesia nei confronti di esso'. (a cura di Antonella Palermo)







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