Attacchi di Boko Haram in Nigeria, almeno 27 morti. Mons. Kaigama: sono contro l’umanità
Militanti di Boko Haram armati hanno attaccato a bordo di motociclette e pick-up la
citta' di Bama in Nigeria, provocando la morte di 27 persone e dando alle fiamme quasi
300 abitazioni. I militanti del gruppo hanno anche distrutto 40 negozi, razziato degli
allevamenti e derubato i residenti di circa 19 mila euro. Boko Haram e' accusata anche
di un attentato avvenuto nel week-end a Borno, dove 30 persone, incluso lo sposo,
hanno perso la vita durante una festa di matrimonio. Sono attacchi contro tutto il
Paese, sottolinea al microfono di Amedeo Lomonaco, l’arcivescovo di Jos e presidente
della Conferenza Episcopale della Nigeria, mons. Ignatius Ayau Kaigama:
R. - Gli attacchi
sono frequenti, nonostante gli sforzi del governo, con l’impiego di soldati e polizia,
che cercano almeno di minimizzarli. Attaccano in modo imprevedibile e i soldati e
la polizia non possono rispondere. E’ difficile rispondere, infatti, quando si attacca
in questo modo. E’ una situazione difficile, non solo per i cristiani, perché i Boko
Haram attaccano tutti: bambini, donne, musulmani, cristiani. Non so cosa vogliano
fare.
D. – Ed è in pericolo proprio il futuro della Nigeria con questi attacchi.
Sono attacchi contro il Paese, contro il futuro della Nigeria...
R. – Attacchi
contro l’umanità, contro tutti i nigeriani. All’inizio, quando hanno cominciato ad
attaccare, erano senz’altro contro i cristiani: volevano convertire tutti i nigeriani
all’islam. Ma adesso le cose sono cambiate e attaccano tutti. E’, dunque, un attacco
contro l’umanità.
D. – Cosa vuole dire ai terroristi di Boko Haram?
R.
– Noi preghiamo sempre perché i cuori di queste persone si convertano. Speriamo che
la loro religione faccia sentire loro il dolore che danno a tante e tante famiglie
e a tante e tante persone. Non so, allora, come il dialogo debba essere con loro.
Continuiamo a sperare che un giorno facciano qualcosa di nuovo, che porti alla pace,
alla tranquillità e all’armonia.