Due stragi in Nigeria con decine di morti: islamisti attaccano corteo nuziale, ressa
davanti a una chiesa
Sangue in Nigeria. E’ di 30 vittime il bilancio dell'attentato compiuto, ieri, durante
un corteo nuziale nello stato del Borno. La polizia punta il dito contro la setta
radicale islamica dei Boko Haram; altra tragedia nel sud del Paese dove 28 fedeli
cattolici hanno perso la vita per la ressa all’uscita della chiesa di San Domenico:
all’origine forse un principio di incendio. Cecilia Seppia:
“Una scena cruenta,
un massacro con i corpi delle vittime sparsi in strada”. Così alcuni testimoni raccontano
l’attacco contro un convoglio nuziale nello stato nigeriano del Borno che stava rientrando,
a Maiduguri dopo la cerimonia e la festa. Tra le vittime anche lo sposo, deceduto
sul colpo, poi alcuni parenti ed amici. Gli aggressori fuggiti subito dopo sono tutti
ricercati dalla polizia. Il gruppo integralista di Boko Haram, colpito proprio in
questi giorni dall’ennesima offensiva dell’esercito governativo, ha rivendicato l'attentato.
Il portavoce della sicurezza ha definito l'attentato “brutale ed efferato” assicurando
giustizia. Intanto è salito a 28 il numero delle vittime, tutti fedeli cattolici,
per la ressa scatenatasi in una chiesa di Uke, nello Stato sud-orientale di Anambra,
durante la veglia di Ognissanti. Alcune ricostruzioni parlano di falso allarme per
un incendio, altre di una lite iniziata per motivi di politica locale. Di fatto nella
chiesa di San Domenico c’erano oltre 100 mila persone, molte di più di quanto l’edificio
ne potesse contenere e il governatore dello Stato ha annunciato un’inchiesta sui fatti.