2013-11-03 08:27:18

Conferenza sulla tratta. Dal Vaticano un forte impegno contro questa moderna schiavitù


Si è concluso ieri in Vaticano la Conferenza organizzata dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali incentrata sulla tratta di esseri umani. Sarà la stessa Accademia, nei prossimi giorni, ad esaminare le proposte emerse in questi due giorni di dibatti e a delinearne i possibili sviluppi. Servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

Tutti d’accordo i partecipanti a questa Conferenza sul fatto che il valore aggiunto dell’appuntamento sia stata la convocazione da parte della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Il Vaticano ha dato un forte segnale, è stata la comune opinione, e ora non si potrà non tenerne conto nella lotta alle moderne schiavitù. Così come si dovrà tenere in considerazione che è stato direttamente Papa Francesco a suggerirlo, memore del suo impegno, quando era cardinale a Buenos Aires, nella denuncia di questo turpe mercato. A ritrovarsi nella Casina Pio IV sono state personalità provenienti da tutto il mondo: accademici, medici, sociologi, esponenti di organizzazioni internazionali, come Myria Vassiliadou, coordinatrice della lotta al traffico degli esseri umani per conto dell’Unione Europea, a Bruxelles:

R. – The Eu, at the moment, has the most advanced legislation in the world …
L’Ue, in questo momento, ha la legislazione più avanzata nel mondo per la lotta al traffico degli esseri umani. Abbiamo anche le più avanzate infrastrutture politiche. Quindi, ora c’è la sfida di tradurre questa legge europea in legge nazionale di tutti gli Stati membri dell’Unione Europea. Se gli Stati membri dell’Ue traducessero questa legge in legge nazionale, e la trasponessero, io avrei una fiducia enorme nella nostra capacità di fare un ottimo lavoro nella lotta a questo fenomeno. Non potremmo sradicarlo domani, ma questa legge prevede molte misure che ci aiuteranno a fare meglio il nostro lavoro. Al momento abbiamo la legge, ma non è messa in pratica. Quindi, quello che serve è applicare la legge, che è molto avanzata e molto lungimirante, e si preoccupa delle vittime.

D. – Quanto è importante per lei questa conferenza qui in Vaticano?

R. – Well, I feel privileged, and I feel honoured that the Holy Father himself …
Mi sento privilegiata e onorata per il fatto che il Santo Padre stesso abbia deciso di fare di questo un tema di studio, perché darà una forte visibilità alla piaga delle vittime del traffico umano nel mondo intero. Credo anche che le organizzazioni religiose, e le organizzazioni cristiane, nel mondo stiano svolgendo un lavoro di grandissima importanza nell’aiuto alle vittime. Credo anche che questo incontro di lavoro aumenterà la consapevolezza della necessità di fare di più. E, sì, per me è importante essere qui, e questo è il motivo per cui ci sono.

Ad affiancare nell’organizzazione la Pontificia Accademia per le Scienze Sociali è stata la Federazione Mondiale delle Associazioni Mediche Cattoliche. Il commento di Ermanno Pavesi, segretario generale della Federazione:

R. - È molto importante esaminare il problema in tutta la sua complessità, perché c‘è il rischio di analizzarlo soprattutto da un punto di vista legale e dei dati statistici. Penso, invece, che sia molto importante la prevenzione, quindi tutto il discorso preventivo su una pastorale della famiglia, su un’antropologia sana con un’antropologia del corpo e della sessualità sana, perché ad esempio, parlando di prostituzione e di sfruttamento sessuale, se non si riesce a limitare il numero dei clienti, e quindi questo accesso al mercato del sesso, c’è il rischio che questo mercato possa semplicemente proliferare.

D. - Gli stessi medici spesso sono coinvolti nella tratta degli esseri umani, in alcuni risvolti, come il traffico di organi. Come si fa a combattere un fenomeno così ramificato?

R. - Direi che è molto difficile. Il problema è anche quello relativo alla formazione etica dei medici, e questa, negli ultimi decenni, non c’è stata. C’è stata la medicina pastorale che sosteneva gli aspetti etici all’interno della medicina, altrimenti la formazione “dell’ etica” si limitava alla deontologia: non bisogna portare via i pazienti al nostro collega. Però si pensava che tutti i problemi fossero unicamente di natura tecnica, per cui il medico, come tecnico, aveva una completa libertà di azione, senza far riferimento a principi morali.

Presente ai lavori il cardinale Roger Etchegaray, vice-decano del Collegio cardinalizio, nonché presidente onorario dell’incontro:

R. – Cette rencontre ici, sur ce qu’on appelle l’esclavage moderne …
Questo incontro si svolge su quella che si definisce la schiavitù moderna; la schiavitù nella storia tradizionale, “classica” è la schiavitù che risale praticamente all’inizio dell’umanità. Purtroppo, il fenomeno della schiavitù l’abbiamo conosciuto con la tratta dei neri. Oggi, invece, la schiavitù prende una forma nuova, la forma moderna nel traffico di esseri umani. La gente non si rende conto della gravità del fenomeno, perché le coscienze di molti sono deformate o assopite. Se il Papa – perché è stato soprattutto il Papa a volerlo – ha voluto questo incontro con grandi esperti, è stato innanzitutto per risvegliare ed illuminare la coscienza di noi tutti, per evidenziare la grande minaccia di fronte alla crescita a livello internazionale, in tutti i continenti, del traffico di esseri umani, e penso soprattutto alle donne e ai bambini.

Ultimo aggiornamento: 4 novembre







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